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DAZN, il CEO Azzi: "Abbonamenti a 29,99 euro? Lo avevamo già detto. La qualità è migliorata"

di Raffaele Caruso
Fonte: Calcioefinanza.it

"L’Italia ha un valore molto più basso rispetto ai diretti concorrenti. Dobbiamo trovare un equilibrio tra il valore che vogliamo dare all’offerta della Serie A con tutti gli investimenti che abbiamo fatto. Si tratta di 2,5 miliardi investiti, non siamo qui per perdere e andare via".

Sono le parole che il CEO di DAZN in Italia, Stefano Azzi, ha rilasciato nell'audizione informale che si è tenuta oggi tra i rappresentanti della società DAZN Limited sulle nuove condizioni di utilizzo della piattaforma DAZN e le Commissioni riunite Cultura e Trasporti (Aula Commissione Trasporti).

"Gli investimenti sono in crescita per dare maggiore profondità a un palinsesto di contenuti soprattutto verso il pubblico più giovane - ha aggiunto -. Il tifoso giustamente deve pianificare le proprie spese, ma era già stato detto che l’offerta da 19,99 euro era per un anno e poi sarebbe stata a 29,99 euro, il prezzo è stato comunicato fin dall’inizio. La comunicazione è stata fatta specificando che il prezzo andava a 29 e che l’utilizzo era personale, solo fatto dalla singola persona. Il tema di uno o due accessi è stato fatto abbiamo puntualizzato come si può usare all’interno della propria casa, ma è sempre stato un solo utilizzo. La scelta della Lega Serie A di andare sullo streaming è stata lungimirante. Nelle ultime partite le segnalazioni sono state minimali, c’è stata una falsa partenza ed è rimasto il segno. Ma la qualità è migliorata costantemente e il numero di lamentele è sceso. Nell’ultima fase di campionato non ci sono state difficoltà. L’assistenza tecnica è partita, non ci sono grandi eventi se non amichevoli ma siamo pronti al 13 agosto. Vedremo cosa succederà, speriamo sia molto basso il numero di segnalazioni, la nostra sfida non è quella di non rispondere al telefono, ma non avere proprio chiamate".

"Su TIM stiamo parlando in maniera proficua con una discussione e una rinegoziazione su quello che può essere l’equilibrio economico da ambo le parti - ha aggiunto -. Qualora si trovi un altro equilibrio noi siamo aperti a valutare altre attività commerciali con altri partner. Oggi siamo focalizzati con il nostro partner principale su come fare ad essere ancora più di valore per ambo le parti".


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