De Laurentiis: "Conte? Pettegolezzo che mi infastidisce. Speriamo nello scudetto". Poi la frecciata a Giuntoli
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sportmediaset: "Dopo la sconfitta con la Fiorentina ho letto di tutto. Nella vita si possono avere dubbi e va valutato il proprio operato, se c'è stato qualche errore me ne prendo la responsabilità. Ma da qui a dire di cambiare l'allenatore... Un cambio è sempre traumatico e poi non ci sono in giro tanti allenatori che praticano il 4-3-3 con la difesa alta. Conte? Non voglio domande al riguardo, sarebbe un'azione di disturbo. Ho fatto con lui una vacanza anni fa alle Maldive, c'era anche la sua famiglia, e da quel momento abbiamo mantenuto i rapporti. Mi sento ancora con Mazzarri, Ancelotti, Benitez, Reja... il resto è solo un pettegolezzo che demolisce chi oggi è incaricato di allenare la squadra e che mi infastidisce".
De Laurentiis poi parla anche dell'addio di Giuntoli e del suo approdo alla Juventus. "Da sei mesi mi continuava a ripetere: 'Mi mandi alla Juventus?' E io gli dicevo: 'Cos'è questa storia, improvvisamente sei diventato un sostenitore della Juve?' Qui abbiamo sempre considerato la Juve nemica sportiva numero uno, è un altro film, questo. Un direttore sportivo deve avere la cultura dell’umiltà e del lavoro, e lui ce l'aveva - spiega -. Il colpo Kvara non è suo, è stata una segnalazione a mio figlio Edoardo che poi è arrivata a Giuntoli. Lui qui ha indovinato tanti giocatori e ne ha sbagliati altrettanti, così va nella vita: è un ottimo professionista che è andato alla Juve con mia grande sorpresa".
Spazio anche allo scandalo calcioscommesse. "Per quel che mi riguarda sono sempre stato molto attento ad assumere calciatori la cui realtà familiare e provenienza geografica mi assicurassero una certa tranquillità psicologica e una certa tutela - ha aggiunto -. Tengo molto alla cultura del lecito, il Napoli fa anche un’azione di sorveglianza su atleti che credo siano ragazzi per bene e che hanno famiglie a posto. Poi è chiaro che gestire una ricchezza improvvisa è un problema, non tutti sanno farlo. Se una persona non ha altri interessi, poi può essere abbagliato da altro. Non è giustificabile ma poi si può essere preda da altre allucinazioni, altre attrazioni".
Chiusura dedicata alla lotta scudetto. "L'anno scorso abbiamo vinto con 16 punti sulla seconda ma chi l'ha detto che ci dovremmo ripetere, tra l'altro con un altro allenatore? Lo speriamo, certo, ma tutto ciò non è scritto da nessuna parte - ha concluso -. Noi siamo il Napoli, ci siamo qualificati in Europa per 15 anni di fila, non è che ogni volta un cerino incendia un pezzo di carta bisogna gridare che va a fuoco tutto".