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De Laurentiis: "I rinnovi di Callejon e Mertens? Se vogliono andare a fare le marchette in Cina..."

di Mattia Zangari
Fonte: Corriere dello Sport

La presentazione a Palazzo San Giacomo per la convenzione dello stadio San Paolo si è trasformata in un vero e proprio show di Aurelio De Laurentiis davanti ai cronisti. Il numero uno del Napoli, incalzato dal fiume di domande dei colleghi, comincia parlando di Lorenzo Insigne, il cui rapporto con Carlo Ancelotti e il club non è ai massimi livelli: "Io lascio vivere, il problema di Insigne e di Raiola non lo risolve De Laurentiis, ma lo deve risolvere prima di tutto il giocatore, che deve capire da grande cosa vuole fare - spiega DeLa -. Ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli. Io lo capisco e lo proteggo. Lui mi piace, mi sta molto simpatico, però ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana. Deve stare tranquillo e diventare una persona più serena. Ma è un problema suo, non glielo possono risolvere né Raiola né Ancelotti".

Il discorso, poi, si sposta sul capitolo, con Mertens e Callejon tentati dalle sirene cinesi: in primo piano "Assolutamente non sono disposto a uno sforzo importante - puntualizza De Laurentiis -. Ritengo che ogni giocatore abbia un suo valore a seconda di dove gioca, come gioca, che età ha e quello che fa. Se poi qualcuno vuole andare a fare le marchette in Cina perché strapagato, per vivere due o tre anni di m.... è un suo problema. Non posso considerare concorrenziale la Cina, è lontana. Se invece loro la considerano vicina, questi sono problemi loro che non mi riguardano. Nella vita bisogna scegliere se lavorare contenti e fare ciò che ti piace, oppure farlo solo per soldi. Per me i soldi sono un mezzo, non un fine. Se per loro non è così, vadano pure in Cina".


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