De Rossi: "Ultimo campionato un po' falsato, giocare a marzo o ad agosto cambia". Poi punge Agnelli
Ospite d'eccezione del programma di La7 'Propaganda Live', l'ex centrocampista della Roma Daniele De Rossi ha commentato la situazione dei campionati segnati dall'emergenza Covid-19: "Sono regolari, anche se complicati. Non verranno ricordati come i campionati più belli della storia del calcio. Forse quello dell'anno scorso è da considerare un po' più falsato, perché a un certo punto è stato interrotto quando c'erano squadre che volavano, o altre in difficoltà come Lazio e Milan che finito il lockdown hanno avuto percorsi completamente opposti. Giocare a marzo o ad agosto cambia, è un momento completamente diverso. Averlo interrotto in corsa ha falsato un po' il risultato finale. Quello di quest'anno è alterato: diverso dal solito, ma si parte tutti alle stesse condizioni, si è tutti sulla stessa barca. Poi c'è chi è più attento e fortunato ad avere meno positivi e ha la squadra al completo, mentre altre squadre hanno un positivo che contagia gli altri e si ritrovano a giocare partite alterate. La bolla? I calciatori devono fare una vita normale, non possono stare rinchiusi un anno".
De Rossi non risparmia una frecciata ad Andrea Agnelli, presidente della Juve: "Gli scudetti della Juve? Il numero non lo ricordo neanche, ma il presidente Agnelli segue le regole e le rispetta, quindi due di meno".