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De Siervo: "La pirateria non è una furbata, ma un reato che danneggia il sistema calcio e tutto il Paese"

di Mattia Zangari

Prosegue senza sosta la battaglia della Lega Serie A contro la pirateria audiovisiva, un fenomeno criminale che soltanto nell’ultimo anno ha sottratto un fatturato di 1,7 miliardi di euro a tutti i settori economici italiani. Trecentoquindici milioni la stima complessiva degli atti di pirateria tra la popolazione adulta, 716 milioni di euro il danno potenziale sull’economia italiana i termini di PIL, 9.400 la stima potenziale dei posti di lavoro a rischio, 51% l’incidenza complessiva tra gli under 15 (Indagine FAPAV/Ipsos del 2021).

Ogni azione di contrasto e deterrenza è importantissima di fronte ad un fenomeno drammatico che drena risorse fuori dal sistema calcio.
Per contrastare lo streaming illegale di contenuti sportivi e sensibilizzare l’utente finale sui rischi connessi, in occasione della 1ª e 2ª Giornata della Serie A TIM 2022/2023, la Lega Serie A promuoverà la propria campagna #STOPIRACY – LA PIRATERIA UCCIDE IL CALCIO, trasmettendo sui maxischermi degli stadi il video spot dell’iniziativa, mentre una grafica televisiva dedicata andrà in onda al momento del sorteggio del campo tra i due Capitani.

"In Italia purtroppo è ancora diffuso il pensiero che vedere le partite rubando le immagini sia una furbata e non un reato che danneggia il sistema calcio e tutto il Paese, sottraendo ingenti risorse e causando la perdita di quasi 10mila posti di lavoro. La pirateria uccide il calcio non è un semplice slogan, ma un richiamo serio a tutte le coscienze di chi ama il calcio", ha dichiarato l'Amministratore Delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo.


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