De Siervo: "Partite in chiaro, siamo in via di risoluzione. Quarantena? Oggi il calcio italiano è svantaggiato"
Fonte: Calcioefinanza.it
"La situazione delle partite in chiaro è in via di risoluzione". Ad assicurarlo è l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, intervenuto in videoconferenza durante la presentazione delle iniziative per la finale di Coppa Italia: "Stiamo cercando di trovare le modalità giuste, le strutture tecniche si sono messe tutte al lavoro insieme per trovare una modalità. Laddove sarà possibile si parlerà do due partite in chiaro, una dovrebbe essere Atalanta-Sassuolo e l’altra di Dazn potrebbe essere Hellas-Cagliari. La prima andrà su Tv8, la seconda sarà invece visibile sul canale youtube del broadcasdter digitale - ha spiegato, come riporta Calcioefinanza.it -. Questa cosa presuppone che non vi sia pubblicità, né prima né durante né alla fine, ci sarà una sorta di embargo di un quarto d’ora prima e dopo la partita. Questo perché qualunque altra modalità avrebbe generato un indebito slittamento dei fatturati pubblicitari dai broadcaster tradizionale per un diritto mai messo in vendita. Stiamo cercando di risolvere difficoltà attraverso un accordo per superare problemi tecnici. Si tratterà di una eccezione o potrebbe esserci una seconda giornata in chiaro? È una eccezione. Stiamo parlando di un diritto pay venduto a cifre importanti, quindi noi dobbiamo distaccarci meno possibile dalle cose defintite. L’altro elemento rilevante sarà che già a fine gara saranno disponibili gli highlights per le emittenti che li hanno acquistati. Embarghi? Stiamo lavorando, domani mi auguro si riesca ad arrivare ad accordo ma considerando che si parla del campionato, con le partite nel weekend, abbiamo qualche ora in più".
Durante l'intervento, De Siervo ha toccato anche il tema della quarantena nel calcio: "Non esiste nessun paese al mondo che ha una previsione così stretta sulla quarantena. Mi auguro che ci siano delle precisazioni che chiarifichino questa risposta. Partirei dall’analisi dei testi, mi sembra che la notizia di oggi fosse invece una modifica del protocollo Cts. Se fosse vero quanto riportato non esiste nessun paese al mondo che ha una previsione così stretta sulla quarantena. Non chiediamo un trattamento diverso, anzi se fosse vero non esiste nessun paese al mondo se non l’Italia che ha una previsione così stretta in ordine alla quarantena di squadra. Questo rischia di penalizzare anche le squadre italiane impegnate in comptetizioni europee, se si dovesse interrompere il campionato le quattro squadre impegnate rischierebbero di vedere interrotta la loro preparazione anche in quella logica. Mi auguro che questo tema possa essere superato perché il rischio che vi sia un caso può sempre avvenire e sarebbe giusto che fosse premiato lo sforzo generale di un settore che ha saputo darsi regole più strette rispetto ad altri. Non chiediamo quindi regole diverse, ma stesse regole per tutti: il calcio italiano oggi è svantaggiato rispetto a tutti altri paesi, non esiste altro caso così”, ha concluso.
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