De Siervo: "Pronti allo sciopero se Ceferin e Agnelli non ci ascolteranno. Contemporaneità alla penultima? Improbabile"
"Confido ancora nella ragionevolezza di chi governa il calcio europeo, come Ceferin o Agnelli, ma se così non dovesse essere saremmo pronti anche a scioperare. Il calcio nazionale è messo a rischio". Il nuovo amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, si è schierato in maniera forte contro l'idea dell'Uefa della Super Champions. "Nessuno è contrario ai cambiamenti in assoluto, ma la riforma non consente in nessun modo di vedere un futuro sereno per il destino dei grandi campionati europei che vedrebbero i ricavi oltre che dimezzati, ma soprattutto li priverebbe della possibilità di andare in Europa e di conseguenza di un significato sportivo - dice l'ad ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport -. Sarebbe poco più rilevante di una coppa nazionale. Spero che quanto ci è stato raccontato da Ceferin e da Agnelli, cioè che la riforma possa essere emendata, sia vero perché così faremmo del male al calcio".
De Siervo spiega che "almeno fino al 2027 i weekend non verrebbero toccati, seguendo questa riforma. Questa è una battaglia per i soldi, per i grandi ricavi televisivi. Oggi la Champions League ha un fatturato attorno ai 3 miliardi, le cinque leghe più importanti ne hanno 6. La torta non crescerà, il tentativo dell'Uefa è prendere in gran parte quei ricavi per avere un fatturato complessivo più alto. L'accesso alla competizione sarebbe moderata con una media degli ultimi quattro anni, per la prima fase, per poi diventare un torneo solo per i top. C'è un meccanismo sofisticato che consente a super-ricchi e federazioni super piccole di avere dei vantaggi in barba a quella che è l'imprevedibilità del nostro calcio".
Tra le possibili conseguenze della riforma, "con una Champions che ha ricavi raddoppiati e triplicati le 3-4 grandi squadre saccheggerebbero i vivai delle piccole per cui non avremmo più la possibilità di vedere un talento nelle piccole - spiega ancora De Siervo -. Una Fiorentina senza Bernardeschi o Chiesa perderebbe la possibilità di essere competitiva per di più in un campionato che non ha la stessa importanza".
De Siervo ha parlato anche della possibile contemporaneità per le partite dell'ultima giornata tra chi ha in ballo un obiettivo comune. "Abbiamo votato affinché ci fosse solo all'ultimo turno. Oggi decideremo, ma credo sia improbabile spostare le altre partite perché abbiamo già venduto i pacchetti con le attuali finestre e dovremmo cambiare a pochi giorni dall'inizio delle gare", ha ammesso l'ad.