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Decreto Crescita, Fenucci fa eco a Marotta: "Aveva ridato credibilità al nostro calcio, decisione incomprensibile"

di Mattia Zangari

"Onestamente è una decisione incomprensibile". Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna, non usa mezzi termini per definire il no del Consiglio dei Ministri alla mini-proroga degli sconti fiscali per i calciatori in arrivo dall'estero, contenuta inizialmente nel Decreto Crescita. "Il provvedimento aveva ridato credibilità al calcio italiano e lo ha dimostrato l'anno scorso nelle competizioni europee - ha aggiunto il dirigente rossoblu a Radio Tv Serie A facendo eco alle parole di Beppe Marotta -. Aveva un impatto limitato sulle finanze dello stato e ora probabilmente attrarremmo giocatori meno forti e senza garantire ulteriori entrate per lo stato. Questo rischia di generare minore attrattiva in termini di risorse e un peggioramento in termini di gettito fiscale. C'è stata tanta demagogia sul Decreto ma il trend di utilizzo dei calciatori stranieri era già in atto senza vantaggi fiscali. Non è questo il problema dello scarso utilizzo di giocatori italiani in Serie A". 


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