Deki ricorda: "Madrid, piangevo nel vedere la Champions. Mou è un punto di riferimento per me"
Intervistato da Top Eleven, l'ex centrocampista dell'Inter Dejan Stankovic commenta il cammino della Juventus in Champions League: "Anche per me è una sorpresa vederla in finale; mi ha ricordato l'Inter del 2010 che al penultimo turno ha strappato la qualificazione; con grande coraggio, cuore e determinazione sono arrivati in finale. E come parecchi di loro, anche molti di noi avevano l'ultima occasione per vincere la più grande competizione per club. Col Barcellona sarà una bella finale, per me non è scontata la vittoria del Barça. Non mi aspetto tanti gol, ma sarà un bello spettacolo per chi ama la tattica".
Tornando al 2010, Stankovic ricorda i quattro match giocati coi catalani in quella Champions: "Secondo me la partita di semifinale a Milano, dove abbiamo vinto 3-1, è stata quella decisiva. Ricordo che José Mourinho ci disse: 'Mi basta anche un gol di differenza per andare lì. Abbiamo vinto con un po' di furbizia ma con tanta grinta, e lui ebbe ancora una volta ragione. Per me è unico, è un vero Special One perché è riuscito a tirare dentro di me qualcosa che non sapevo di avere. Non smetterò mai di ringraziarlo per i due anni passati insieme, lo sento ancora come quando qualche giorno fa gli ho fatto i complimenti per la vittoria della Premier col Chelsea. Per me resta un punto di riferimento". Poi, la vittoria in finale col Bayern Monaco: "Ricordo che guardavo la coppa e mi scendevano le lacrime. Sono molto contento che anche i miei bambini abbiano potuto vedere il padre alzare la Champions". Deki è reduce dall'anno da vice di Andrea Stramaccioni all'Udinese: "E' un mondo per sé, dove lavori, prepari la partita e la domenica vedi i risultati. L'emozione è diversa nel vincere le partite, sono cose separate".