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Di Gregorio: "Mi ispiro ad Handa. Estate difficile, ma ora sono felice"

di Andrea Pontone

Si è presentato alla stampa Michele Di Gregorio, neo acquisto in casa Novara. Queste le sue prime parole: "Per me è stata un'estate un po' difficile. Da quando son tornato da Avellino, ho avuto la possibilità di allenarmi con l'Inter quindici giorni. Poi ho saputo della possibilità di venire qui a Novara: è stata una bella notizia, ho tirato su il morale dopo la delusione irpina. Venire qua è stata una scelta per la mia crescita: l'anno scorso sono stato a Renate ed ho fatto comunque una buona stagione di Serie C, però questa realtà ha un impatto diverso, anche a livello di ambizioni. Per cui sono felice qui e spero di dare un contributo alla società per riportarla dove merita".

Con l'Avellino avresti potuto giocare in Serie B.
"Nel momento in cui vieni contattato da un club con così grandi ambizioni, accettare vuol dire cimentarsi in una sfida personale: avrei fatto la B ad Avellino, posso tornarci con il Novara. Che negli ultimi giorni di mercato mi ha dato fiducia: per me è stato importante essere scelto da una società così. Voglio la promozione".

Ti ha consigliato l'Inter di andare in Piemonte?
"Sicuramente con loro prima di iniziare l'esperienza che c'è stata, anche se breve, con l'Avellino, ho firmato per 4 anni. Poi quando è successo tutto il casino di dover tornare indietro, la scelta è stata messa nelle mie mani: l'Inter ha capito che la situazione per me non fosse facile, dunque sono stato messo nella possibilità di scegliere. Ed ora sono felice".

C'è stato qualche altro club di Serie B che ti ha cercato?
"Se n'è parlato, ma niente di concreto alla fine. Forse è stato anche meglio, però, venire qui: ora ho una sfida davanti a me".

Quali sono le tue doti caratteristiche?
"C'è sempre da migliorare, indubbiamente. Penso di poter migliorare ancora un po' sulle palle alte e dare una mano alla difesa. Il mister ama il gioco palla a terra, mi sono allenato su questi aspetti negli anni ma posso ancora migliorare".

Il tuo modello di riferimento?
"Sono cresciuto con Handanovic, che in questi anni tra ritiri e allenamenti all'Inter ho incontrato molto. Poi quando ero un po' più piccolo ho conosciuto anche Julio Cesar. Mi piace molto vedere come lavorano i migliori portieri al mondo, nei particolari: il lavoro e la dedizione portano risultati. Secondo me Handanovic in questi anni ha dato dimostrazione, anche ai miei occhi, di essere un professionista. Per questo mi ispiro a lui".

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