Di Marzio: "Sabatini voleva WM per rilanciare la Roma. Ma lui sperava nella chiamata di Moratti"
Prima di Rudi Garcia, nella mente di Walter Sabatini, per rilanciare una Roma distrutta, c'era soprattutto il nome di Walter Mazzarri. E' quanto ricorda dal proprio sito Gianluca Di Marzio: "WM era la prima scelta di una società alle prese con un vuoto tecnico da colmare. Sabatini si convinse strada facendo: confidò agli amici che Mazzarri non era il suo profilo di allenatore ideale, ma l’uomo giusto per ripartire dopo le ultime delusioni. La persona capace di caricarsi sulle spalle pesi e responsabilità, di affrontare a muso duro giornalisti e giocatori a Trigoria, di farsi sentire in panchina. Sabatini ne parlò con Beppe Bozzo, l’avvocato che assiste Mazzarri, per capire presupposti e margini di trattativa. Lui, però, pensava all’Inter e sperava nella chiamata di Moratti. Ecco perché prese tempo e non disse mai sì alla Roma, troppi i dubbi sull’affidabilità di un progetto che non dava le giuste garanzie, sulla carta".
Si prosegue: "Qualcuno soffiò nell’orecchio di Mazzarri: 'Guarda che la Roma sarà costretta a vendere alcuni dei suoi migliori giocatori, deve rientrare dal punto di vista economico, il bilancio piange'. Bastarono poche parole per aumentare le perplessità e aspettare l’Inter, che nel frattempo prometteva(invano) a Stramaccioni rinforzi per il suo 4-3-3. Alla fine, è andata bene così. A tutti, specie a Mazzarri che si è ritrovato sulla panchina dell’Inter e ha già fatto dimenticare il recente passato di fischi e sconfitte".