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Di Marzio: "Tévez, l'Inter provoca. Juan, Ralf e..."

di Fabrizio Romano
Fonte: Gianluca di Marzio per TMW

Due giorni di incontri alla fiera dei talent scout, Milano già capitale del mercato. Più di cento club, decine di agenti, l'occasione -unica- di trovarsi tutti insieme appassionatamente, condividere idee e scambiarsi opinioni, il Wy Scout Forum dovrebbero farlo ogni settimana. Mi sono davvero divertito, ho fatto il mio solito lavoro di segugio, non mi sembrava vero di averli tutti lì, è stato come entrare nel paese dei balocchi. Da dove cominciamo ? Dagli assenti, Riccardo Bigon e Walter Sabatini. Il ds del Napoli è rimasto con la squadra per la partita con la Juve, ma ha spedito il fido Micheli in perlustrazione per il Sudamerica. In Argentina per rivedere Yacob, in Cile per capire se il giovane Vargas (Universidad de Chile, classe 89) può essere davvero il vice Lavezzi, in Brasile per dare un'occhiata a Bruno Cortes del Botafogo, esterno sinistro di prospettiva. Quanto a Vargas, il prezzo sale in continuazione, dalle sue parti sono convinti che sia il nuovo Sanchez: vogliono più di 8 milioni, dalla Russia sono arrivati a 10, il Napoli è molto tentato. Il ds della Roma invece è rimasto bloccato a casa per la febbre, l'influenza non gli ha impedito di lavorare su una nuova idea per la difesa. Un contatto con gli agenti di Breno c'è stato, il difensore brasiliano del Bayern può essere una soluzione per l'emergenza in quel reparto. E'in scadenza a giugno, i tedeschi vorrebbero circa 3 milioni, l'ingaggio è assolutamente alla portata. Non ci sarà nessuna offerta per un altro brasiliano, Nilmar: il San Paolo lo vuole, la Roma lo voleva d'estate, il Villareal intende monetizzare adesso, Sabatini potrebbe eventualmente tornare alla carica a fine stagione, non ora. Capitolo-Milan: Maxi Lopez è stato bloccato, nel giro di pochi giorni Galliani e Lo Monaco si rivedranno per formalizzare un'intesa raggiunta senza alcun problema. Una settimana circa per capire se il City abbasserà le pretese per Tevez. Se il prestito sarà un po' meno oneroso, se l'ingaggio dell'argentino rientrerà nei parametri rossoneri. Le sue quotazioni sono comunque in fase calante, peccato: l'Inter infatti provoca ma non si muove, la Juve non è convintissima, solo Berlusconi (che tornerà presidente) può decidere di fare un regalo di Natale ai milanisti. Altrimenti, sotto l'albero, Max (Allegri) si troverà Maxi e forse Maxwell, sembra uno scioglilingua. Il brasiliano del Barcellona è corteggiato dal suo connazionale Leo per il Psg, ma lo assiste Raiola e Galliani vanta così una corsia preferenziale. Anche per Pogba, da poco entrato nella scuderia dell'abile Mino: ve ne ho parlato nell'ultimo editoriale, l'affare resta possibile per giugno, il francese dello United è pero' corteggiatissimo in virtù di una situazione contrattuale favorevole (18 anni, in scadenza), sarà una lunga telenovela. Allegri lo vorrebbe subito un centrocampista, gli piacerebbero Nainggolan o Behrami, sarà difficile trovare un accordo con Cagliari e Fiorentina. Anche la Juve cerca un ricambio importante in mezzo: seguito Kuzmanovic, si pensa sempre a Montolivo, non si fanno salti di gioia per Palombo, spunta Gonalons del Lione.

E l'Inter? Sta arrivando il momento di decidere se prendere o meno Juan Jesus dell'Internacional (la Juve pronta ad approfittarne) in difesa, i segnali vanno nella direzione positiva. A centrocampo si aspettano i progressi di Poli, si valuta se anticipare l'arrivo di Kucka, in Brasile è piaciuto anche Ralf del Corinthians. Nel frattempo, si è sbloccato Castaignos, il suo gol merita un retroscena: mentre l'Inter lo trattava col Feyenoord, l'agente Roberto Calenda scoprì un vizio nel suo contratto, il giocatore si sarebbe liberato lo scorso giugno e non nel 2014 come credevano gli olandesi, da minorenne non poteva infatti firmare un contratto più lungo di un triennale. Avrebbe così potuto prenderlo gratis l'Inter, invece decise di anticipare l'acquisto a gennaio versando 1,5 milioni al suo club. Un segno di rispetto, evitato l'incidente diplomatico: alla fiera del mercato, di fair play non c'è solo quello finanziario.


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