Di Marzio: "Vargas, che intreccio! E Guarin..."
Fonte: Gianluca di Marzio per TMW
Sono a Milano, mi sarebbe piaciuto essere in Cile. A seguire da vicino l'intrigo-Vargas, scoprire la verità, cogliere i retroscena di una trattativa diventata appassionante come un thriller. Il Napoli che arriva primo, il giocatore che firma un contratto di accettazione, le penali da 2 milioni di dollari, l'inserimento dell'Inter, il sondaggio della Roma, i cileni che ne approfittano per creare un'asta. E poi i contratti che partono e arrivano via mail, le percentuali, le clausole, i bonus, le garanzie, le fideiussioni, il TMS (Trasfer Matching System), ovvero il nuovo meccanismo che disciplina i trasferimenti internazionali, tutto via internet, il mercato che avanza. Mi sarebbe piaciuto essere in Cile, per vedere come il giocatore ha vissuto questi giorni di contatti e telefonate, quel pizzico di amarezza dopo le dichiarazioni di Mazzarri ("non lo conosco"), poi spiegate e chiarite dagli intermediari al lavoro in Sudamerica, il sorriso che torna, la parola che si mantiene, il Napoli in dirittura d'arrivo, l'annuncio previsto in queste ore. Avrei voluto vedere al lavoro gli emissari di Inter, Chelsea e Zenit, capire le loro mosse, valutare le strategie, un corso accelerato. Non mi è andata male comunque nemmeno a Desenzano, lunedì sera, alla cena della Lega di serie A. Cellino che suonava, Preziosi che ballava, Galliani e Ghirardi divertiti, Lotito sempre in vena di battute, Pulvirenti e Lo Monaco più al telefono che a tavola, c'è Maxi Lopez da cedere al miglior offerente (c'è anche il Fulham). L'ultimatum al Milan è stato lanciato, l'argentino resta bloccato fino a venerdì, il giorno dopo l'incontro a Londra tra il City e Ariedo Braida, accompagnato dagli agenti di Tevez. Una visita di cortesia, quella rossonera, richiesta dagli inglesi dopo i continui rifiuti di Carlitos, deciso a scegliere solo il Milan. "Se è proprio così, allora vediamoci", l'invito spedito da Manchester, con Galliani strategicamente a distanza, in viaggio per il Brasile con il cellulare bollente. L'offerta resta sempre quella: prestito gratuito, rivalorizzazione del patrimonio tecnico e possibile futuro riscatto a circa 23 milioni il prossimo giugno. Il City ribadirà la propria formula preferita, cessione a titolo definitivo o eventualmente prestito ma con obbligo di riscatto, la partita dovrebbe finire 0a 0.
Solo allora Galliani deciderà se aspettare davvero fino al 31 gennaio l'eventuale apertura di Mansour o andare sul sicuro, prendere Maxi e portarlo poi subito a Dubai. Spettatore interessato della vicenda è proprio Enrico Preziosi con il suo Genoa a caccia di una punta: con il Catania c'era già un impegno l'estate scorsa, poi saltò sul più bello. Adesso Maxi Lopez è in una lunga e ricca lista, con Amauri in pole e due sogni (Milito e Borriello) che si allontanano giorno dopo giorno. Il Principe dovrebbe restare all'Inter, Marco è nel mirino della Juve, Conte ha chiesto infatti un attaccante in più se dovessero partire Toni, Iaquinta (la Fiorentina lo corteggia) e Amauri. Al primo posto c'è Borriello, poi Berbatov, mentre dalla Germania è stato proposto Pizarro. In difesa, invece, si tenterà la strada del prestito per Caceres, altrimenti ballottaggio Alex-Bruno Alves. Incerta la soluzione a centrocampo, un nome buono può essere quello di Guarin del Porto, sempre che i portoghesi accettino la formula temporanea, invece di lasciarlo in panchina. Panchina amara anche per Gilardino, il grande escluso di Delio Rossi nella Fiorentina a Siena. Può tornare sul mercato il Gila ? Uno come lui difficilmente accetta di star fuori, saranno determinanti le prossime ore, possibile che tornino all'attacco vecchi estimatori (lo stesso Genoa, il Marsiglia). I primi amori infatti non si scordano mai.