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Diritti tv, per Sky niente esclusive su Iptv. Salta l'attuale schema delle partite con Dazn

di Christian Liotta

L'asta dei diritti tv per il triennio 2021-2024 vedrà una novità importante rispetto all'attuale situazione: non sarà infatti più possibile replicare lo schema attualmente in essere con Sky e Dazn che si dividono le partite di ogni giornata secondo lo schema Sky al 70% e Dazn al 30%. Il Consiglio di Stato, nella causa che vedeva opposti Sky e l’Antitrust, ha ribaltato la decisione del Tar del Lazio ripristinando il divieto stabilito dall’Autorità garante per la concorrenza che impedisce alla pay tv del gruppo Comcast di avere esclusive sul canale Iptv fino al 2022.

Lo riferisce Il Sole 24 Ore: tutto deriva dall'operazione R2-Mediaset, vale a dire l’operazione di acquisto da parte di Sky della piattaforma su cui girava Mediaset Premium, avvenuta nel 2018, intesa che ha comportato, tra le altre cose, anche l'immediato sbarco di Sky sul digitale terrestre. L'acquisizione della piattaforma R2, sottoposta al vaglio dell'Antitrust, ad aprile 2019 è stata abbandonata con Sky che l'ha restituita a Mediaset. L'Autorità comunque, ritenendo che l'operazione aveva già "generato effetti anticoncorrenziali", ha deciso di imporre a Sky il divieto di prodotti e canali in esclusiva su Iptv. Il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del Tar, aprendo ora scenari imprevedibili non solo per la trasmissione delle partite. 


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