Domenghini: "Dall'Inter al Cagliari, mi sembrava declassante. Contestai il presidente"
"Il mio passaggio dall'Inter al Cagliari? Fu un po’ triste. Ero abituato da dieci anni a stare a Bergamo, andare in un’isola non era il massimo: non ho esultato, insomma". Lo ha raccontato Angelo Domenghini, attaccante campione d'Europa con la Nazionale nel 1968, nel corso di un'intervista a Cagliarinews24.it.
Riportando le lancette dell'orologio al 1969, Domingo ricorda così la scelta di cederlo ai sardi nell'ambito di una trattativa che portò Roberto Boninsegna a Milano: "Ho contestato un po’ il presidente dell’Inter ma ho dovuto accettare, il passaggio allora mi sembrava un po’ declassante. Anche se sapevo benissimo che il Cagliari era una squadra molto competitiva: l’anno prima era arrivata seconda e con qualche innesto poteva diventare una squadra abbastanza forte. Ho accettato perchè dovevo".
Le sensazioni negative, ben presto, si tramutarono in un sogno, il primo e unico scudetto della storia dei rossoblu: "Poi a Cagliari mi sono trovato benissimo, ho trovato dei compagni stupendi - dice -. C’era Scopigno, un allenatore che è riuscito a darci grandi responsabilità ma senza grandi obblighi: ricordo che non andavamo in ritiro, per noi fu una cosa bella. Abbiamo capito subito che potevamo farcela per lo scudetto; i risultati erano a nostro favore. Si giocava un buon calcio e la squadra era competitiva in tutti i reparti. Eravamo una squadra molto equilibrata ma anche molto tecnica: è la sintesi di un Cagliari molto forte".