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Donati: "Matrix il mio primo tifoso, Mourinho mi trattava come Zanetti"

di Andrea Pontone
Fonte: GianlucaDiMarzio.com

Intervistato da GianlucaDiMarzio.com, l'ex nerazzurro Giulio Donati ha svelato alcuni aneddoti riguardo l'Inter del Triplete. "Il giorno dopo il mio debutto in prima squadra - racconta il classe '90 - Mourinho mi ha subito ripreso: nel momento della sostituzione sono uscito correndo dal campo e lui voleva perdere tempo perché vincevamo 1-0. Non volevo dare l'impressione alla gente di uscire a testa bassa come se fossi arrabbiato. Il cambio l'avevo chiesto io perché avevo i crampi fino alla schiena". Uscì Donati, entrò Maicon: "Non era male avere un sostituto del genere".

"Mourinho - prosegue Donati - è speciale per il rapporto che crea con i giocatori, mi trattava allo stesso modo di Zanetti". Un rapporto speciale con il tecnico, ma non solo: "Materazzi mi ha trattato come un figlio, mi dava tanti consigli sull'aspetto mentale. Quando mi vedeva aggressivo in campo era orgoglioso di me. Era il mio primo tifoso". Tanto che aveva trovato anche un soprannome: "Osso".

Nel tempo libero, le sfide a ping pong con Balotelli: "Vincevo sempre io, non può dire il contrario. E lo massacravo per giorni prendendolo in giro".

Sul suo futuro: "A giugno scade il contratto con il Mainz, che, insieme alla società, ho deciso di non rinnovare. Mi sono trovato bene in Germania e sono aperto a qualsiasi proposta. Il mio sogno è giocare in Premier. Un ritorno in Italia? Certo che mi piacerebbe".


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