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Douglas Baggio, proposto all'Inter: "Io sogno l'Europa"

di Fabrizio Romano

Agile, forte e incredibilmente cinico. Ha solo 17 anni, ma in Brasile già si parla molto di lui per le 73 reti in 52 gare ufficiali siglate finora. Parliamo di Douglas Baggio, attaccante del Flamengo e una delle nuove promesse del calcio brasiliano, proposto all'Inter in passato e rifiutato per problematiche di passaporto. L’attaccante ha parlato di tutto ciò a CalcioSudamericano.it:

Douglas, numeri giganti: 73 realizzazioni in 52 incontri. Come stai vivendo questo anno speciale? Qual è il segreto per questo incredibile numero di goal?

“E’ un anno molto speciale per me, grazie a Dio abbiamo vinto il titolo carioca e sono stato capocannoniere della competizione con 46 reti. Il segreto di tutte queste realizzazioni è l’allenamento. Mi piace molto allenarmi sottoporta e simulare occasioni in cui mi trovo a tu per tu col portiere avversario”.

Dedichi ogni goal e ogni vittoria a Dio: come vivi la religione nel calcio?

“Normalmente. Tutte le mie vittorie e le mie conquiste avvengono grazie a Dio”.

Puoi fare la storia: sei a meno tre goal da Pelè che segnò 75 reti in 52 partite nell’anno in cui ha siglato più  goal in assoluto. Cosa si prova a essere comparato a quel che tu reputi il migliore di tutti i tempi?

“Pelè è un grande idolo nel calcio, spero di riuscire a fare queste tre marcature che mi distanziano da lui. Tuttavia non voglio essere comparato a lui, sto appena iniziando e non possiamo sapere del futuro. Ma sono felice di essere così vicino a lui dal punto di vista realizzativo”.

Sei vicino anche a Messi, 83 reti,  e Muller a quota 85…

“Ad inizio stagione, quando ero a quota 36 realizzazioni, parlai col mio agente e gli dissi di voler arrivare a quota 72 al termine dell’anno. Ci sono riuscito, e quando ho saputo che ero sulla scia di Messi non volevo crederci. Non ci speravo!”

In italia non tutti ti conoscono, ma probabilmente inizieranno a farlo ben presto. Nel frattempo parlaci di te, che giocatore sei…

“Sono un giocatore rapido, attualmente gioco come centravanti anche se mi piacerebbe essere impiegato come seconda punta. Il mio punto forte è la finalizzazione”.

Hai un idolo a cui ti ispiri?

“Sì, Cristiano Ronaldo. E’ un grande…”

Il tuo secondo nome è dovuto a Roberto Baggio, attaccante italiano che nel 1994 sbagliò un rigore assegnando il quarto mondiale al Brasile. Questa cosa ti fa sentire vicino all’Italia?

“Roberto Baggio è un grande idolo in Italia, pertanto credo che il mio nome sia visto di buon gusto lì. Fa piacere, ha mostrato un grande calcio…”

In passato il tuo nome è stato accostato a tre club italiani: Milan, Inter e Napoli. Sono mai arrivate offerte?

“Queste cose non sono per me, io voglio giocare solo a calcio. Questi discorsi competono al mio agente, Marco Seixas”.

Se oggi un club importante europeo ti dovesse chiamare cosa faresti? Preferiresti rimanere al Flamengo o provare una nuova esperienza?

“Oggi voglio affermarmi al Flamengo, diventare un professionista e continuare a far bene. Solo dopo penserò all’Europa”.

Sarebbe comunque un sogno per te giocare nel Vecchio Continente?

“E’ il sogno di ogni ragazzo, e lo stesso vale per me…”

Poteva esserci una nuova avventura per te: il campionato sudamericano under 20, ma non sei comparso nella lista dei convocati. Ti sentivi pronto?

“Certo. Ma lascio decidere alla commissione…”.


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