Drogba, uno show che alimenta il rimpianto
Tanta voglia di Drogba. Ieri sera Josè Mourinho era in tribuna allo Stamford Bridge per riassaporare il gusto del calcio britannico, che un po' gli manca. Come gli manca soprattutto il periodo al Chelsea, durante cui si è tolto molte soddisfazioni, anche se le delusioni (europee) non sono mancate. Come annunciato dalla società, il portoghese non figura nella lista dei potenziali nuovi allenatori, per questo motivo il suo non è stato un viaggio d'affari, bensì una visita di piacere. E Mourinho di piacere ne avrà provato tantissimo vedendo giocare Didier Drigba, lontano parente del giocatore in flessione, con poca voglia di giocare, visto nei mesi precedenti durante la gestione Scolari. Pensare, oggi, che l'ivoriano era a un passo dall'addio, dopo tante partite viste dalla panchina, fa un certo effetto.
La sua prestazione contro il Liverpool (compresa quella dell'andata) è stata eccezionale: corsa sgroppate, dribbling, assist e un gol, tanto per gradire, nello spettacolare 4-4 di Champions League che ha consentito ai Blues di eliminare il Liverpool. Drogba viaggia verso i 31 anni e Mou ha ribadito di non volere giocatori troppo avanti con l'età per la sua Inter. Ma il giocatore visto ieri ha l'atletismo di un 25enne e, soprattutto, è tornato a fare la differenza. Oggi l'ivoriano è un punto fermo del Chelsea, impossibile dunque riuscire a portarlo a Milano il prossimo anno. Per quanto il rapporto con il tecnico portoghese sia ottimo, Drogba ha ribadito di stare bene al Chelsea e di voler rimanere a Londra. E così, allo Special One, non rimarrà che il sogno di poterlo vedere vestito di nerazzurro...