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Duchateau (goal.com GER) ci spiega lo Schalke 04

di Alessandro Cavasinni
Fonte: goal.com - it

Francois Duchateau, collega della redazione tedesca del sito goal.com, ha spiegato pregi e difetti dello Schalke 04, prossimo avversario dell'Inter in Champions League. Ecco il testo integrale dell'intervista.

Minatori sull'altalena

Facile partire dall'interrogativo più semplice: come stanno gli avversari dell'Inter? "Negli ultimi undici incontri hanno raccolto cinque vittorie, tre pareggi e tre sconfitte. Non c'è costanza di rendimento, ma rispetto alla prima parte della stagione è uno Schalke più solido". Annata atipica, quella dei Minatori. Da dimenticare in Germania, memorabile in Champions. Ecco cosa non ha funzionato a Gelsenkirchen: "Lo Schalke ha avuto una delle migliori difese in Bundesliga per anni. Il risultato tipo era sempre una vittoria di misura, un classico 1-0 striminzito. In estate Magath ha preso l'intero reparto arretrato e l'ha venduto in blocco, ad eccezione di Höwedes. Ci è voluto molto tempo, così, per trovare una nuova quadratura. Anche perchè sono arrivati giocatori di culture differenti, e l'integrazione non è stata semplice. Mettiamoci anche una mancanza generale di carattere e i problemi sorti tra lo spogliatoio e Magath, ed ecco spiegato il brutto campionato dello Schalke". In coppa si è visto un altro spirito, sempre: "In Europa i giocatori sono più motivati e la squadra gioca con più attenzione, concedendosi meno rischi e prendendo dunque meno goal. Basta poco per rendere ostica una formazione".


Cambio della guardia

Da poche settimane è arrivata la svolta in panchina: via Magath, dentro Rangnick, già in passato sulla panchina dello Schalke. Ribaltone che in un certo senso rende ancora più misteriosa la compagine tedesca: "E' difficile spiegare come giochi lo Schalke, Rangnick è arrivato da poco e sta lentamente lasciando la sua impronta sulla squadra. Tutto sommato è facile prevedere l'atteggiamento che lo Schalke terrà a San Siro: prevedo una prestazione di tipo distruttivo, rubare palla e ripartire. Con Farfan e Raul lì davanti, chissà che non paghi. Se dobbiamo metterla sul piano dei numeri, dovrebbero giocare con un 4-2-2-2. Non lasciatevi ingannare dal modulo, però. Saranno molto accorti". Il nuovo allenatore ha scelto un approccio soft, senza scossoni: "Rangnick in così poco tempo chiaramente non ha potuto fare molto. Si è limitato giusto a puntare su qualche giocatore che con Magath si era ritrovato ai margini. Baumjohan, ad esempio, dalla seconda squadra è passato alla formazione titolare, e contro Il St. Pauli ha giocato bene. Ma si tratta di scelte isolate, di singoli. A livello di collettivo non c'è stata nessuna rivoluzione".


Non solo Raúl

Squadra imprevedibile, individualità interessanti. Scontato soffermarsi su Raul, leggenda del calcio europeo. Francois ci sottopone altri nomi: "Il pericolo numero uno, oggi, si chiama Jefferson Farfan. Avete presente ciò che Robben rappresenta per il Bayern? Lui è il suo omologo nello Schalke. Potenza, rapidità e talento, parte dalle corsie esterne per accentrarsi e seminare scompiglio. E poi è impossibile non parlare di Manuel Neuer: in questo periodo è semplicemente impattibile. Bene anche Kluge in questa fase della stagione, ma contro l'Inter non ci sarà. E Matip, il suo sostituto in mediana, non ha piedi da centrocampista". Gli chiediamo del punto debole dello Schalke, e il nostro collega non indugia un secondo: "I problemi principali sono in difesa, in particolare sulla fascia sinistra. Lukas Schmitz non è adeguato alla situazione, lo considero catastrofico. Contro il St. Pauli Rangnick ha optato per Sarpei, che non è il migliore al mondo ma almeno è decente. La squadra ha anche difficoltà a rifornire gli attaccanti, centrocampo e attacco spesso appaiono slegati. Raul si vede molto spesso rientrare a centrocampo per prendere palla e creare qualcosa".


Sognando l'Impresa

Non è stato il sorteggio più fortunato possibile, per i Minatori. Ma nessuno, a Gelsenkirchen, si è disperato. Un po' per il ricordo di quella Coppa Uefa vinta contro ogni pronostico, un po' per lo stato di salute di un'Inter parsa comunque vulnerabile contro il Bayern. I tedeschi non si sentono sconfitti in partenza: "Lo Schalke non ha niente da perdere, è innegabile. C'è una strana fiducia nella possibilità di assistere ad un risultato a sorpresa, anche perchè l'Inter ha messo in mostra diverse lacune contro il Bayern, nonostante una qualificazione arrivata più per demeriti dei bavaresi che per altro. Chiaramente i nerazzurri sono i favoriti, è fuori discussione, ma se in giornata questo Schalke potrebbe regalare un'impresa al calcio tedesco". La sintesi perfetta, Francois, ce la regala salutandoci: "Mourinho non c'è più, l'Inter è diventata una squadra battibile". E nei prossimi 180 minuti di Champions lo Schalke 04 ci proverà.


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