Ecco l'andamento in A dei tecnici del 'Dopo Mou'
Si sapeva benissimo che, dal 23 maggio 2010, chiunque fosse arrivato sulla panchina nerazzurra avrebbe dovuto fare i conti con la sua pesante eredità, composta da un Triplete e da tanto affetto e riconoscenza. In tanti hanno provato a fare dimenticare ai tifosi interisti un tecnico come Josè Mourinho, cercando di proseguire la sua striscia di successi. Ci ha provato uno esperto, preparato e vincente come Rafa Benitez, il quale però, oltre ha dovuto fare i conti con una realtà nuova come il campionato italiano. Non solo, Rafa aveva cercato di imporre ai nerazzurri un modo di giocare totalmente differente da quello che tanti successi ha portato. Benitez decise di morire con le sue idee e 15 gare di Serie A, il professore madrileno, collezionò sei vittorie, cinque pareggi e quattro sconfitte. Saluta con un’Inter all’ottavo posto.
A lui subentra Leonardo che ridà entusiasmo e voglia di fare l’impresa della rimonta al Milan capolista. Il brasiliano ci prova e ci va vicino, portando l’Inter al secondo posto, grazie a 17 successi, 2 pareggi e 4 sconfitte, tra cui quelle brucianti contro Juventus e Milan. Emigrato a Parigi, il brasiliano viene sostituito da Gian Piero Gasperini. Un solo punto in due gare (un pareggio e due sconfitte) gli costano la panchina. Lascia il 21 settembre 2011, con la squadra in zona retrocessione.
Arriva Claudio Ranieri che, dal 22 settembre a oggi, colleziona 11 successi (di cui 7 di fila), due pareggi e ben 7 sconfitte.