Enrico Mantovani: "Le proprietà straniere? È la globalizzazione. Il calcio offre visibilità come pochi"
Enrico Mantovani, ex presidente della Sampdoria, parlando ai microfoni di TMW Radio si è soffermato sul proliferare delle proprietà straniere in Serie A: "Se torniamo indietro sarà facile trovare qualcosa in comune, negli anni Settanta per esempio chi entrava nel calcio era tendenzialmente un costruttore. Un tempo avere una squadra permetteva una presenza politica tale che favoriva anche l'attività imprenditoriale, mentre oggi non è così. Oggi invece ci sono in mezzo le multinazionali, grandi colossi della comunicazione, ed intervengono attori che possono apparire come estranei: è la globalizzazione. L'investitore straniero sa che in pochissimi altri settori c'è una visibilità comunicativa come nel calcio. Lo stesso Silvio Berlusconi entrò nel calcio perché gli interessava Canal Plus, e poi sappiamo come è andata: in quanto a grandi presidenti davanti a lui metto Paolo Mantovani, e sono fazioso. Ha messo su una macchina da guerra, nessuno era all'altezza. Poi purtroppo abbiamo perso un sacco di punti, e siamo passati da essere la meta più appetita dei grandi campioni a oggi. L'Inghilterra, ma anche Germania e Spagna, che erano anni luce indietro ora ci hanno scavalcati. Sono veramente afflitto dal fatto che non si riesca a sfruttare l'incredibile potenziale che abbiamo, la grande passione per questo sport: mancano le persone giuste ai posti giusti per farci ritrovare un'importanza che è storica. Dobbiamo primeggiare e tornare ad avere i grandi giocatori in Italia”.
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