Eriksen: "Sono diventato calciatore per giocare in Nazionale. L'italiano? Capisco, ma non lo parlo"
Il quotidiano danese BT pubblica ulteriori dichiarazioni del Q&A di Christian Eriksen coi tifosi locali, durante il quale il centrocampista dell'Inter ha toccato anche altri temi relativi alla sua esperienza in Italia. A partire dai suoi progressi con la lingua: "Direi che va bene. Ma di certo non parlo correntemente l'italiano. Riesco col tempo a capire sempre più cose, ma probabilmente dovrebbe essere migliore. Purtroppo, a causa di tutto quello che sta succedendo col Covid, non conosciamo veramente il nostro programma e con tutte queste partite diventa difficile studiare in modo corretto".
Parlando del suo rapporto con la Nazionale, Eriksen aggiunge: "Si tratta prima di tutto rappresentare la propria nazione per giocare una partita internazionale. Ecco perché è una cosa che ti coinvolge. Sono diventato un calciatore professionista proprio perché puntavo ad essere un giocatore della Nazionale. Quindi è sempre la cosa più importante, ma per il resto è sempre un piacere tornare a casa e stare con tutti gli altri ragazzi. La mia migliore partita? Senza dubbio lo spareggio contro l'Eire per le qualificazioni ai Mondiali in Russia, dove ho segnato una tripletta e provocato il rigore trasformato da Niklas Bendtner".