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Escluso dalla Conference League, l'Osasuna contro la UEFA: "Forte con i deboli, debole con i forti"

di Mattia Zangari

Escluso dalla prossima edizione della Conference League, per effetto della decisione del Comitato di Controllo ed Etica della UEFA per fatti risalenti a nove anni fa, l'Osasuna annuncia che si batterà legalmente per difendere i propri diritti, spiegando innanzittutto che ricorrerà in Commissione d'Appello."Forti con i deboli e deboli con i forti, i tribunali UEFA non hanno voluto tenere conto del fatto che sono stati gli stessi tribunali spagnoli a dichiarare letteralmente che l'Osasuna è stato vittima del dirottamento di denaro operato da alcuni suoi ex dirigenti alle spalle del massimo organo di governo dell'ente, l'Assemblea, e dei meccanismi di controllo del club stesso - si legge nella nota ufficiale pubblicata dagli spagnoli -. Con questa decisione, la UEFA intende sanzionare nuovamente l'Osasuna nella figura dei suoi attuali dirigenti, che sono proprio coloro che hanno sporto denuncia in tribunale, avviando l'iter giudiziario per recuperare il denaro sottratto illecitamente dai conti della società e ripristinarne la regolarità. Forse siamo di fronte all'unico caso noto nella storia recente del calcio europeo in cui un club processa alcuni suoi ex vertici, attualmente in attesa di reclusione. Bisogna anche ricordare che quella stagione l'Osasuna fu retrocesso in Segunda Division e che, successivamente, stava per scendere di un'altra categoria. Il club ha dovuto cedere tutti i suoi beni per saldare parte dei suoi debiti mentre i nuovi dirigenti hanno ipotecato le loro case, i loro fondi e i loro piani pensionistici per poter reindirizzare il corso del club". 


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