"Facile vincere il triplete se spendi un miliardo"
Fonte: Goal.com
L'amministratore delegato dell'Ajax, Rik Van Den Boog, è stato intervistato da Goal.com e ha parlato soprattutto delle differenze tra il calcio moderno e quello degli anni '70, '80 e '90. Ora infatti i lancieri di Amsterdam non riescono più ad imporsi sulla scena internazionale come succedeva in passato, ma sono costretti a fare i conti con il bilancio, che gli ha imposto negli ultimi anni alcune cessioni importanti. Adesso l'Ajax non è più una grande squadra, perché deve vendere tutti gli elementi migliori che provengono dal suo vivaio o che ha scoperto in giro per l'Europa come Ibrahimovic, Sneijder e Van Der Vaart.
E Van Den Boog attacca duramente il calcio moderno: "Penso che la differenza ora la faccia il denaro. Voglio dire, basti pensare ad una squadra italiana di successo con un presidente che ha speso circa un miliardo negli ultimi sette anni. E' logico che abbia vinto tre titoli lo scorso anno. Avrete capito di chi sto parlando. Ma anche in altri paesi succede questo, come al Real Madrid: grande squadra, ma anche grandi debiti. Spero che possa entrare in vigore il Fair Play Finanziario per equilibrare la situazione". Inutile rispondere all'amministratore dell'Ajax come molti giocatori dell'Inter del Triplete siano arrivati a parametro zero o per pochi milioni, come Zanetti, Julio Cesar, Maicon, Cambiasso e Pandev. O come altri siano arrivati grazie alla cessione di Ibra, come Eto'o, Milito, Sneijder, Lucio e Thiago Motta. In questo senso anche l'Inter negli ultimi tempi sta tenendo d'occhio maggiormente il bilancio, senza avere i grandi debiti che hanno squadre come Barcellona, Liverpool e Manchester United.
Infine Van Den Boog parla anche del vivaio, il vero fiore all'occhiello dell'Ajax: "Noi continuiamo ad investire nel settore giovanile, nelle strutture e negli allenatori, tenendo sempre presenti le nostre ideologie. Il 10% del nostro settore giovanile è rappresentato da top player come Sneijder e Van Der Vaart, ma potremmo citarne molti altri. Giocatori come loro non è possibile crearli, nascono da soli. Sono i migliori e sono i ragazzi che devi essere fortunato a portare in squadra in tenera età. Ora abbiamo Cristian Eriksen e sappiamo che è destinato a diventare uno dei migliori giocatori d'Europa".