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Fassone: "Tavecchio? Ecco perché sì. Sugli arbitri..."

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: Corriere dello Sport

Nel corso della lunga intervista concessa ai microfoni del Corriere dello Sport, il dg nerazzurro Marco Fassone ha parlato anche delle nuove norme sulle rose e sulla riforma di Carlo Tavecchio: “Noi siamo tra i sostenitori della riforma di Tavecchio e riteniamo che fosse necessario introdurre anche in Italia una regola simile a quella della lista Uefa per disciplinare rose che in passato erano numericamente eccessive. Eravamo preparati alla riforma e Ausilio ha già lavorato in questo senso. Perché abbiamo deciso di appoggiare Tavecchio? Abbiamo fatto una scelta di politica sportiva. Con Thohir ci siamo dati delle priorità per quel che riguarda le riforme del calcio italiano: la diminuzione del numero delle società in A e B, il taglio delle rose, la modifica delle norme sugli extracomunitari e sulla discriminazione territoriale, la possibilità di avere una seconda squadra o una seconda società di proprietà che valorizzi i propri giovani. Thohir ha incontrato Tavecchio che gli ha dimostrato di voler cambiare e finora diamo un giudizio positivo sul suo operato. Ma la riforma dei campionati esige tempo”.

Da ex guardalinee di A, che opinione ha Fassone della tecnologia? "Come Inter siamo d’accordo alla sua introduzione. Ci sono decisioni in cui gli arbitri non vedrebbero l’ora di essere aiutati, di poter dire con certezza, per esempio, se la palla è entrata o no in porta. Anche se ci sono più arbitri in campo, la tecnologia è utile. Mancini ha un rapporto burrascoso con gli arbitri? Ho trovato un Mancini più equilibrato. Quella di ieri è stata una protesta, mi auguro niente di che. Un giudizio sugli arbitri italiani? Abbiamo un gruppo di alta qualità, ma passare dalla Can di B a quella di A è difficile e il gap è davvero notevole. In passato con una Can unica, i giovani potevano crescere con più tranquillità, ora ogni due settimane anche i nuovi sono chiamati in causa, magari su campi importanti. E metabolizzare un errore non facile”.


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