Festa (Il Sole 24 Ore): "Inter, il debito da tenere d'occhio è quello da 300 milioni di euro dei bond"
Chi è più indebitato tra Milan e Inter? A due giorni dalla sfida sul campo tra i cugini milanesi, Carlo Festa, nel suo blog 'The Insider' sul Sole 24 Ore, prova a fare chiarezza, anche alla luce del botta e risposta tra il giornale finanziario e il club nerazzurro dopo la pubblicazione dell'articolo a firma Gianni Dragoni.
"Bisogna subito dire che, in fatto di debiti, Milan e Inter non sono educande - scrive Festa -. Le proprietà cinesi, che dovevano fare sfracelli, alla fine si sono date da fare molto chiedendo prestiti a destra e manca. Magari lo hanno fatto a causa della stretta del governo cinese, che ha fermato gli investitori che dovevano portare soldi all’estero. Ma ora sia il Milan sia l’Inter hanno una bella fetta di debito con cui convivere, anche se ovviamente bisogna fare distinzioni e spiegazioni ulteriori. L’Inter ha al 30 giugno 2017 637,5 milioni di debiti complessivi ma c’è da dire che ben 221 milioni (oltre un terzo dunque) erano “debiti verso soci per finanziamenti”. Al contrario i debiti finanziari ammontavano a 208 milioni, cioè il debito residuo verso Goldman Sachs che è stato rifinanziato un mese e mezzo fa attraverso l’emissione del bond da 300 milioni. I debiti verso società di calcio (per la campagna trasferimenti giocatori) risultavano invece a 112,5 milioni a fronte di crediti per 93,84 milioni: il saldo è dunque di 18,66 milioni. I debiti verso i fornitori ammontavano a 64,52 milioni a fronte di crediti verso clienti per 50,97 milioni (i debiti commerciali netti erano pertanto 13,55 milioni). Ora bisogna fare una distinzione: i debiti che possono mettere sotto pressione finanziaria un’azienda sono quelli bancari oppure quelli dovuti all’emissione di bond. In questo caso l’Inter ha rifinanziato il suo debito (con scadenza 2022) tramite un’emissione di 300 milioni. Non ha più debito bancario con Goldman Sachs. E inoltre i debiti verso fornitori sono quasi compensati dai crediti, come pure i debiti verso altre società di calcio. C’è poi il prestito soci (quindi da parte di Suning) per 221 milioni. In questo caso Suning ha dovuto finanziare il club, in quanto non ha potuto fare aumenti di capitale perché l’azionista di minoranza Erick Thohir si andrebbe in questo caso a diluire. Quindi i soldi sono prestati da Suning peraltro a interessi abbastanza bassi. In definitiva questo è sì un debito, ma è facilmente risolvibile in futuro e potrebbe essere trasformato in capitale dalla stessa Suning. In definitiva il debito da tenere sott’occhio dell’Inter è di 300 milioni, cioè quello del bond con scadenza 2022".