Figo, un addio degno di un grande campione
Due minuti di applausi e partita momentaneamente interrotta per celebrare un grandissimo e inimitabile campione, che ha appena giocato la sua ultima partita ufficiale. Luis Figo, 36 anni, contro l'Atalanta ha indossato per l'ultima volta la maglia dell'Inter, ma quasi certamente anche una maglia da calciatore. Il portoghese, al quale Zanetti ha voluto lasciare la fascia di capitano, è uscito al minuto 43' per far posto a Davide Santon, in un ideale cambio di consegne generazionale. Dopo di che, si è recato sotto la Curva Nord a ricevere la meritata standing ovation, che non vale solo per i 4 anni (e 11 gol) in nerazzurro, ma anche per una luminosa carriera ricca di successi tra Portogallo, Spagna, Italia ed Europa e di un Pallone d'Oro. I tifosi gli hanno voluto tributare un omaggio esponendo striscioni come "Un saluto e tanto onore ad un vero campione. Ciao Luis", oppure "La Nord non ti dimentichera''.
Anche i giocatori dell'Atalanta e Del Neri hanno salutato la sua uscita dal campo con pacche sulle spalle e strette di mano, quasi a voler essere protagonisti di un momento che ha un sé di storico. L'addio al calcio giocato di un giocatore che ha contribuito alla fama di questo sport dagli anni '90 e che, purtroppo, è forse arrivato all'Inter (e in Italia) troppo tardi. Ma qualcosa da dare ancore c'era e il portoghese ha onorato la maglia nerazzurra così come quelle dello Sporting, del Barcellona, del Real Madrid e della Nazionale portoghese. La scorsa estate, quando sembrava destinato a giocare nell'All Ittihad, Moratti lo convinse a proseguire la sua carriera agonistica a Milano. Il prosidente ha tentato di nuovo l'impresa, ma stavolta senza successo. Adesso, appese le scarpe al chiodo, Figo potrebbe comunque rimanere all'Inter, in qualità di uomo immagine o qualsivoglia ruolo alternativo. Difficile, infatti, salutare completamente un campione che anche fuori dal campo ha sempre fatto la differenza.