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"Fumo vietato a San Siro": l'Inter dice sì, il Milan no

di Fabrizio Romano
Fonte: Repubblica.it

San Siro no smoking. Ci avevano già provato nel 2005 quando in consiglio comunale fu votata una mozione per bandire il fumo a San Siro. Con una retromarcia immediata, però, la proposta venne ammorbidita e partì soltanto una sperimentazione in alcuni settori: qualche centinaio di posti riservati in mezzo a un mare di 80mila tifosi. Adesso Palazzo Marino torna all’attacco. E rilancia con forza il divieto per le sigarette in tutto lo stadio. Questa volta a voler andare fino in fondo è la giunta. Con l’assessore allo Sport, Alan Rizzi, che dice: «È quello che accade già negli stadi di tutto il mondo, a cominciare da quelli inglesi. Sono convinto che sia una strada intelligente che dovremo seguire anche da noi». Ad appoggiarlo c’è il titolare della Salute, Gianpaolo Landi di Chiavenna, alfiere del divieto di fumo anche nelle aree verdi. Ma per Milan e Inter «le priorità sono altre»: prima si pensi a ristrutturare lo stadio, è il messaggio. Anche se i nerazzurri aprono, almeno, a un test limitato a qualche zona: «Ne ho parlato con il presidente Moratti racconta Pierfrancesco Barletta, l’amministratore delegato dell’Inter nel Consorzio San Siro mi ha detto che sarebbe contento, così eviterebbe di fumare per due ore».

Di parere contrario è Alfonso Cefaliello, amministratore delegato del Milan nel Consorzio San Siro: «Non sono d’accordo. Non so cos’altro il Comune voglia vietarci. Forse annota con ironia vogliono che andiamo ala partita tutti in giacca e cravatta?». Quello del fumo, spiega, «è l’ultimo dei problemi. Prima pensiamo a riportare lo stadio al livello dei principali impianti europei, poi ne riparleremo».


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