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G. Rossi: "La crisi non è un problema della sola Inter"

di Redazione FcInterNews
Fonte: TMW

TMW ha intervistato in esclusiva Gian Luca Rossi, storico redattore della trasmissione "Qui studio a voi stadio" in onda su Telelombardia-Antennatre, e con lui parlato dell'Inter. Un problema temporaneo quello della classifica delle squadre milanesi. Per i nerazzurri la sosta per le gare della Nazionale non è provvidenziale. E' inutile recriminare sul mercato in quanto non c'è più la disponibilità economica degli anni scorsi e ci vorrà tempo per allestire una grande squadra.

E' vero che si sono giocate solo cinque partite, ma è comunque insolito vedere i nerazzurri così in basso.
"Sì, ma non è un discorso che riguarda solo l'Inter, il Milan ha un solo punto in più, quindi siamo messi male. Quest'anno il calcio milanese è un po' così .... però credo che sia una situazione temporanea. L'Inter ha avuto anche la complicazione, che il Milan non ha avuto, di dover cambiare allenatore, di conseguenza le due squadre sono nella stessa barca; per quanto i rossoneri si mettano a strombazzare che è solo un problema temporaneo e se lo è per il Milan lo è tanto di più per l'Inter, visto che ha cambiato allenatore ci può stare che i nerazzurri abbiano avuto qualche problemino in più".

Con l'arrivo di Ranieri i problemi sembravano in via di risoluzione, poi la batosta con il Napoli. Provvidenziale la sosta per le partite della Nazionale?
"Non direi che la sosta per le partite della Nazionale è provvidenziale, perché la batosta è stata condizionata dall'errore arbitrale più grave, credo, degli ultimi vent'anni: un rigore che non c'è e comunque viene accordato quando il giocatore che cade è un metro fuori dall'area francamente non mi sembra uguale a un fuori gioco dubbio o a un rigore per un contatto dentro l'area sul quale si può discutere. Questa partita è stata indirizzata in un certo modo da Rocchi e fino a quel momento l'Inter non l'aveva giocata male, chiaro che poi in dieci e con l'ansia di dover rimontare e il nervosismo per come era andata sono stati presi altri due gol. Io credo che il lavoro di Ranieri vada giudicato fino a questo momento per le due partite che ha vinto, sia in Champions e sia in campionato a Bologna, e per quella fino al quarantunesimo del primo tempo con il Napoli dove anche l'Inter aveva fatto qualche cosina. Quindi la sosta è tutt'altro che provvidenziale, secondo me, perché per l'autostima sarebbe stato meglio giocare subito, come è sempre meglio in realtà quando si perde".

I problemi dell'Inter dipendono da una campagna acquisti non adeguata che non ha saputo ringiovanire la rosa e apportare i giusti innesti per elevare il tasso tecnico dove occorreva o da una condizione mentale e fisica che non è ancora quella migliore?
"L'Inter oggi è una squadra che è la sintesi fra grandissimi giocatori che non riescono più a fare certe imprese, come quella di rimontare in dieci una concorrente diretta per lo scudetto come il Napoli, e giocatori che non ci sono ancora, perché i giovani sono quello che sono. D'altronde è inutile che per un anno andiamo avanti a parlare del mercato e di Eto'o che se ne è andato, purtroppo oggi è così e riguarda l'Inter che ingaggia Poli e il Milan Nocerino. Il mercato non lo si può più fare fra i banchi dell'eccellenza, ma purtroppo tra i banchi normali prendendo giocatori normali. I soldi da spendere sono pochi e questo è un problema non solo di quest'anno, ma lo sarà anche per i prossimi anni e non solo per l'Inter".

Quindi non c'è crisi, ma serve solo il tempo per ritornare ad essere l'Inter?
"Sì, però francamente è chiaro che sia l'Inter sia il Milan sono in declino, e, secondo me, ci può stare. L'Inter per cinque anni ha stra-vinto tutto, il Milan, invece, mi pare, che sia già stanco dopo un'annata sola in cui andavano bene le cose. Diciamo che oggi i protagonisti del calcio sono altri, sono quelli che negli anni scorsi sono stati a guardare, vedasi il Napoli, ma anche la Juve e che tutto sommato sono anche le squadre più giovani. E' una situazione che durerà tutto quest'anno e magari anche l'anno prossimo, perché ci vuole un po' per allestire una grande squadra soprattutto se non si possono comprare giocatori di primissimo piano e spendere 100 milioni come l'Inter faceva gli anni scorsi. Qualche problema c'è però si sapeva già indipendentemente da tutto".


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