Galante: "Napoli quasi imbattibile, ma l'Inter con Spalletti può farcela. Su Skriniar e Icardi dico..."
Fonte: Tuttosport
L'Inter, in Serie A, non vince al San Paolo esattamente da 20 anni. Era il 18 ottobre 1997 quando Fabio Galante realizzò di testa su torre di Simeone la rete dell’1-0 contro il Napoli. Poi arrivò l’autorete di Turrini per il 2-0 che rimane l’ultimo successo dei nerazzurri in Serie A in quel di Napoli (poi 3 pareggi e 8 sconfitte). Proprio l'ex centrale nerazzurro è stato intervistato da Tuttosport.
Galante, sabato sera si giocherà Napoli-Inter. Che sia la volta buona per la sua ex squadra?
"Chi lo sa, magari. Sicuramente l’Inter sta attraverso un momento non ottimo, ma strepitoso. Il problema è che trova di fronte una squadra mai stata così forte negli ultimi dieci anni, un Napoli quasi imbattibile".
Cosa può far credere all’Inter nell’impresa?
"L’entusiasmo per la vittoria nel derby e il lavoro giornaliero di Spalletti. La classifica adesso è un fattore nella mente dei giocatori dell’Inter, la convinzione di essere una buona squadra aiuta in gare del genere".
L’impegno in Champions del Napoli potrebbe incidere?
"Potrebbe, ma il Napoli ha giocatori ormai abituati a scendere in campo tre volte alla settimana. Piuttosto per l’Inter il vantaggio sarà quello di preparare la gara per più giorni rispetto al Napoli. E Spalletti in questo è bravissimo, sa trovare gli accorgimenti tattici per limitare i punti di forza degli avversari".
Una mano al tecnico la potrebbe dare anche questo Icardi...
"Indubbiamente. Avere il capitano, il giocatore simbolo, che sta bene, che fa gol e che si sacrifica per la squadra, è un grande stimolo per tutti i compagni. Spalletti con un giocatore così può fare grandi cose".
Lei ha giocato con Ronaldo e marcato grandi attaccanti: Icardi le ricorda qualcuno?
"Mauro può essere una via di mezzo fra Crespo e Batistuta, per fisico, abilità in area di rigore e colpo di testa".
Lei conosce bene Spalletti, avendoci giocato insieme a Empoli in C1 nel biennio ’91-93. E’ lui il vero punto di forza dell’Inter?
"Spalletti è stato come un fratello maggiore. Mi ha insegnato la cultura del lavoro, mi ha fatto capire che dovevo seguire certi principi. Con me e Montella, i giovani di quel gruppo a Empoli, è stato un maestro. Ha accumulato tanta esperienza, per me è uno dei migliori tecnici al mondo e non lo dico ora per le 7 vittorie in 8 gare. Inoltre, conoscendo bene l’ambiente interista, posso dire che per carattere e carisma Spalletti è l’allenatore giusto al posto giusto".
Anche Skriniar è stato un ottimo innesto in questa Inter.
"Non lo conoscevo così bene, ma Angelo Palombo durante il corso di allenatore a Coverciano mi ha spiegato che l’anno scorso alla Sampdoria è cresciuto tantissimo e che per lui il suo rendimento non è sorprendente. Bisogna fare i complimenti ai dirigenti dell’Inter che lo hanno preso, la bravura sta nell’acquistare chi non è ancora un nome, vedendo prima di altri il potenziale".