Galante: "Non è il miglior momento per il Milan e l'Inter non ha punti deboli, ma il derby è derby e si gioca alla pari"
"Quando si arriva ad un derby non c'entra la classifica, se la volta prima hai vinto o perso. È chiaro che il Milan non vive il suo momento migliore, è vero. Però è anche vero, come si dice, che il derby può far tornare il Milan a sorridere e a riprendere il cammino. Sarà una partita difficile per entrambe, al di là di chi sta meglio o peggio". Questo il pensiero di Fabio Galante, intervistato da Pianeta Milan, dove l'ex interista ha analizzato ampiamente la situazione attuale delle due milanesi in vista della stracittadina di domenica.
Però se il Milan non dovesse vincere rischierebbe di andare ancora più in basso...
"Si, ha ragione. Ma se l'Inter perde torna nei casini come successo contro l'Empoli. Siamo sempre lì. È una partita importante per entrambe le squadre. Chi dovesse perdere passa dei momenti non facili. I punti son pesanti, il Napoli viaggia a mille all'ora. C'è il discorso della Champions. È una partita importante per entrambe, non credo che se dovesse perdere l'Inter vivano sereni".
Secondo lei, cosa deve temere il Milan da questa Inter?
"È chiaro che affronta un'Inter fatta di grandi campioni, come ce li ha anche il Milan. L'Inter ha nell'attacco giocatori forti, come Lautaro, Lukaku, Dzeko, gli inserimenti di Barella, la fisicità nei calci da fermo. Ha giocatori forti l'Inter. Io penso che il Milan debba essere bravo a non concedere niente perché poi ci sono i giocatori forti che fanno la differenza e ti fanno vincere la partita".
L'Inter ha qualche difetto?
"A sensazione l'Inter non ha difetti perché è forte in tutti i reparti. Il Milan deve essere più bravo a fare tanti uno contro uno, specialmente con Leao e Theo Hernandez. Sfruttare le armi migliori. L'Inter sinceramente è difficile capire dove può aver difetti, nel senso che se gioca concentrato, con intensità, che ognuno si aiuta con l'altro, l'Inter è una squadra fortissima e non vedo punti deboli".
Punto debole che invece il Milan avrà con l'assenza di Bennacer...
"Bennacer ultimamente è titolare fisso, è quello che tocca più palloni, che fa girare la squadra. È chiaro che l'assenza può essere importante, però deve essere bravo chi entra, chi deve sfruttare il momento. Può essere un'assenza pesante, Bennacer è forte, ma il Milan scenderà in campo con undici giocatori come farà anche l'Inter. Secondo me non ci sono assenze, non ci sono momenti di forma o momenti psicologici di una squadra migliore dell'altra. Il derby è derby, va giocato alla pari, come nella Supercoppa anche se è stata più brava l'Inter. Ma l'Inter non parte avvantaggiata".
Ieri si è concluso il mercato, ma le notizie su Leao e Skriniar non mancano. Da qui al termine della stagione, i due giocatori potranno essere distratti dai rumors sul loro futuro?
"Ti parlo da ex calciatore. Secondo me non verranno influenzati anche perché quando uno scende in campo vorrà dimostrare che è il più bravo di tutti. Quindi Skriniar, e non so la situazione di Leao, vorranno lasciare un bel ricordo alla tifoseria, società, compagni di squadra e allenatori che hanno sempre creduto nei giocatori. Io penso che quando verranno chiamati in causa vorranno far bene e daranno il meglio per fare delle belle prestazioni e vincere le partite. Io non credo che si faranno distrarre".
Da ex calciatore, come si vive la settimana di un derby?
"È una settimana un po' diversa perché quando vai in giro per strada ti dicono 'mi raccomando domenica'. Quindi sicuramente non ti fanno dimenticare che c'è il derby (ride, ndr) perché in qualunque posto vai, per strada a Milano, ti viene ricordato. Però, credimi, queste sono le belle partite che ogni calciatore vuole giocare.".