Galeone: "Calcio di oggi di una noia mortale. Nico Paz forte forte". Poi frecciata a Ibrahimovic

Dura critica di Giovanni Galeone oggi dalle pagine del Corriere della Sera. "Le partite al 90% sono di una noia mortale. Batti un calcio d’angolo e dopo tre passaggi, sei di nuovo dal tuo portiere. Tutte geometrie senza fantasia. Così il calcio non è nulla. I ragazzini che giocano a pallone non si divertono più. Gli insegnano gli schemi e non sanno più stoppare una palla, palleggiare, saltare l’uomo. Chi ci riesce ancora andrebbe protetto dal Wwf: sono esemplari in via d’estinzione", afferma.
Molto critico, Galeone, anche sul Milan. "Mandano via gente come Maldini e Massara — tra i più bravi in circolazione — e mettono Ibrahimovic. Grande calciatore, per carità. Ma che dirigente è? Che società è diventata quella rossonera? E di esempi ce ne sono mille". Si salva il Como. "Ha una proprietà straniera, ma si vede che ha una sua identità. A me Fabregas piace tantissimo. Nico Paz è forte forte. Però ci sono troppi giocatori che si sentono grandi e non lo sono. Montati e presuntuosi. Io ho visto Zico, dico Zico, restare al freddo di Udine dopo l’allenamento per un’ora da solo a calciare le punizioni contro la barriera di legno".
"Chi vince lo scudetto? Boh. Inter, certo. Il Napoli può lottare fino alla fine. Se ha fortuna anche l’Atalanta, ma è difficile. Poi stop, dietro male, male", conclude Galeone.