Ganz: "Inter forte, mi aspettavo di più. Mazzarri ok, ma ha responsabilità. Tiferò per i rossoneri"
Fonte: Super News
Uno dei principali e più recenti doppi ex di Inter e Milan è Maurizio Ganz, che parla del 'suo' derby ai microfoni di Super News, a partire dal suo passato nerazzurro: “E’ certamente stato un momento molto importante per la mia carriera. Venivo dall’Atalanta e per me arrivare a Milano significava raggiungere il meglio. Nelle due stagioni in nerazzurro credo di aver risposto sul campo alla fiducia datami, visto che segnai 13 gol la prima e 11 la seconda. Inoltre il primo anno fui capocannoniere in Coppa Uefa con otto reti, anche se all’epoca non c’era alcun premio per il leader della classifica marcatori della competizione”.
Qual è stato il tuo più grande rammarico all’Inter?
“La Finale persa contro lo Shalke04 anche se posso dire di sentire in parte mia quella Coppa Uefa vinta l’anno successivo contro la Lazio. Dopo essere stato il capocannoniere con otto reti nel ’96-’97, segnai due gol nell’edizione ’97-’98 contro Lione e Neuchatel Xamax. Quindi un pezzo di quella Coppa UEFA è anche mio”.
Dopo l’Inter, il passaggio al Milan: soddisfatto della scelta?
“Per un calciatore non può che essere motivo di orgoglio. Passai in un altro top club, dove trascorsi momenti fantastici e vinsi lo Scudetto nella stagione ’98-’99 sotto la guida di mister Zaccheroni. Per me fu una gioia immensa, che auguro a tutti quelli che fanno e faranno il mio mestiere”.
Se ti chiedessi il gol più bello che ricordi in quegli anni?
“Inutile dire che il gol nel derby di Coppa Italia quando vestivo la maglia del Milan rimarrà indelebile. Vincemmo 5-0 e l’emozione fu tanta, ma altrettanto emozionante fu la vittoria di un altro derby, quello con la maglia dell’Inter, quando segnai un gol e procurai un rigore nel definitivo 3-1”.
Ma Maurizio Ganz è più milanista o interista?
“Spero che nessuno ci rimanga male, ma io sono rimasto molto legato al Milan. Con la maglia rossonera ho coronato un sogno che cullavo da bambino, quello di vincere uno Scudetto e al Milan mi sono sentito come a casa. Un ambiente eccezionale e tanti amici che ancora oggi fanno parte della mia vita. Con questo non voglio dire che non mi sia trovato bene all’Inter, ma per onestà non posso negare di essere rimasto molto legato ai rossoneri”.
Deluso da questa stagione delle “milanesi”?
“Parliamo di due squadre che si stanno ricostruendo. Sia Milan che Inter stanno rifondando le proprie basi. Il Milan, dopo la scorsa stagione, ha scelto di affidarsi a un tecnico giovane e affamato come Inzaghi. Sono arrivati nuovi giocatori ed è normale che ci voglia del tempo per creare la giusta amalgama. Quanto all’Inter, beh, non nego che mi aspettavo qualcosa in più vista la caratura dell’organico, che reputo superiore almeno nei nomi a quello dei rossoneri e visti gli obiettivi neanche tanto celati dalla dirigenza interista all’inizio della stagione”.
Credi che sia stato Mazzarri il vero colpevole di questo flop interista?
“Quando le cose non vanno bene le responsabilità sono da dividere in parti uguali tra società, giocatori e allenatore. E’ ovvio che sia più facile sostituire un uomo invece che venticinque. Mazzarri è un bravo allenatore, ma se le cose sono andate così, anche lui avrà le sue responsabilità e si sa che il primo a pagare quando una squadra non rende per quello che la società si aspettava è sempre l’allenatore”.
Cosa ti aspetti da questo derby?
“Come ogni “stacittadina” parliamo di una partita da tripla. Impossibile fare pronostici in una partita che per novanta minuti attirerà l’attenzione di tutto il mondo sportivo. Ovvio che la vittoria rappresenterebbe il paradiso per la vincente e l’inferno per la sconfitta. Mi auguro che sia una partita divertente e dove le contendenti si affrontino per i tre punti, visto che un pareggio, classifica alla mano, spezzerebbe le gambe a entrambe”.
Per chi farà il tifo Maurizio Ganz?
“Come ti ho detto prima, sono molto legato all’universo milanista e quindi non me ne vogliano gli amici interisti, ma tiferò per i rossoneri”.