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Garlando: "Gasp, cacciato dopo 5' dall'Inter, è agli ottavi di Champions. A differenza del più celebrato Conte"

di Mattia Zangari

"Luci di Champions a San Siro non ne accenderanno più? E invece sì. Solo che non le accenderanno i cinesi e neppure gli americani, ma un bravo imprenditore di Clusone (Bergamo), Antonio Percassi, che con il figlio Luca e una dirigenza capace ha costruito questa meraviglia di Atalanta, tenendo sani i bilanci". Lo scrive stamane, sulla Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando, che poi esalta i meriti di Gasperini in questa impresa da ricordare: "A febbraio, per gli ottavi di finale, non le accenderà Antonio Conte, l’allenatore più pagato e celebrato d’Italia, ma Gian Piero Gasperini, quello cacciato dall’Inter dopo 5’, perché osava impugnare la difesa a 3, che nella metropoli ancora inebriata dal Triplete veniva considerata un arnese da contadino. Non si va in Europa con la difesa a 3. No, infatti... Zappando le sue idee, Gasp ha fatto crescere un gruppo di buoni giocatori, non di più, e li ha portati tra i primi 16 club del continente. Ieri l’Atalanta poteva solo vincere in Ucraina. Ne ha fatti 3 prendendo il pallone al fischio d’inizio e consegnandolo all’arbitro alla fine. Il modo con cui ha vinto è stato più esaltante della vittoria stessa. Un’impresa che non ci sta dentro le mura di Bergamo, un’impresa che finisce dritta nella storia dello sport italiano". 


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