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Garlando: "L'Inter di oggi è l'anti-Recoba. Si sente bella e non le serve dimostrarlo coi colpi di tacco"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

"L’Inter lascia pallone e applausi all’Empoli per un tempo, segna con Icardi, si mette in tasca il nono 1-0 e bivacca ancora in beata solitudine sotto le stelle, in vetta al campionato". Lo scrive oggi Luigi Garlando sulle pagine della Gazzetta dello Sport. "Brutta? No, l’Inter è un tipo. Serve un po’ più di attenzione per coglierne le qualità. Icardi ha segnato 8 gol con 12 tiri: non è bellezza questa essenzialità? Non c’è bellezza nello strappo secco di Perisic, con doppio passo, che cucina la rete di Maurito? Perisic può essere l’uomo del salto di qualità estetico di questa Inter. Sta arrivando. Ieri, forse per la prima volta, si è intravisto il giocatore devastante che rimbalza tra le due linee di fondo, tra una chiusura difensiva e un’assistenza offensiva. Dietro l’aspetto ruvido della difesa, protetta dalla mediana vitaminica, c’è la bellezza che ispira una distesa di neve senza impronte, qualcosa d’immacolato: 12 partite su 18 senza prendere gol. Non è poco. L’Inter veniva dalla balorda sconfitta con la Lazio e da turbolenze di spogliatoio. Sorpassata dalla Fiorentina e agganciata dalla Juve nel pomeriggio, era attesa a una prova di nervi sul campo della più bella sorpresa del torneo. Ha reagito con la freddezza dei grandi. Più in generale, la bellezza dell’Inter è la sua personalità, è il modo in cui cammina a testa alta, senza badare ai giudizi e alle pressioni degli altri. Si sente bella dentro e non ha bisogno di dimostrarlo con colpi di tacco. Empoli rimanda la memoria nerazzurra al gol chilometrico di Recoba, giocoliere amatissimo al di là della sua incompletezza. Ecco, quest’Inter, l’Inter di Empoli è l’anti-Recoba: è l’essenziale per vincere, non l’effimero per apparire. E’ l’Inter di Icardi. Ma prima ancora è l’Inter di Mancini che l’ha progettata, corazzata e ora sta cercando di completarla rendendola più a sua immagine e somiglianza, cioè più gentile nel tocco. Perché la concorrenza da scudetto è terribilmente bella". 


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