.

Garlando: "Lukaku aspettava palloni cadenti dal cielo, all'Inter manca la qualità della rifinitura"

di Niccolò Anfosso

Luigi Garlando, dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, ha commentato la sconfitta nerazzurra per mano della Lazio di Sarri: "Come lo scorso anno, prima caduta in campionato a Roma. Stesso risultato. Ma allora avvenne dopo otto giornate, stavolta l'Inter è già in ginocchio alla terza. Intanto la Lazio se la gode in testa. Ormai il gioco di Sarri è entrato in circolo e si è mescolato felicemente con la tradizione verticale della squadra. Una combinazione che trasmette equilibrio alla Lazio e ne arricchisce le opzioni. Sarri primo protagonista dell'impresa e non solo perché ha scolpito l'anima della squadra, anche per i cambi illuminati. All'Inter è mancata la qualità della rifinitura nei momenti di dominio: l'ultima goccia. Con tutto il rispetto per il buon Gagliardini, quel triangolo di Sarri è un'altra cosa. Quando manca Calhanoglu, visto che tutti per riflesso condizionato marcano Brozovic, si sente. L'idea Dybala aveva senso proprio per alzare la qualità dell'ultimo passaggio. E l'avrebbe avuto ancora di più (l'avrebbe) mettersi in rosa lo scontento Luis Alberto che Inzaghi conosce bene".

L'analisi si decentra su Lukaku: "Ha aspettato palloni che cadevano dal cielo, da fermo. Raramente è andato incontro o ha dettato spazi, come in genere fa. Così si consegna alle manette dei difensori. Poi la difesa, che ha beccato 15 gol in 8 uscite stagionali. Un solo clean sheet con lo Spezia. Un'ncomprensione Dimarco-Bastoni sul primo gol, incerto Darmian (e altri) sugli ultimi due. Darmian introduce il quarto punto: i cambi. Ci sta sostituire gli esterni dopo la grande pressione e il gran caldo in campo, ma di sicuro l'ingresso di Darmian e del pasticcione Gosens non ha dato una spinta alla squadra. La storia l'hanno fatta i cambi di Sarri. A Inzaghi il primo compito difficile della stagione: traghettare al derby un'Inter con meno lividi possibili".


Altre notizie