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Garlando: "Mancini l'ha capito: si deve passare dal ciulismo al Cholismo. La ricetta? Bisogna rimpiazzare..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Sport Week

Come ha potuto l'Inter permettersi un "approccio pietoso" all'Olimpico? Se lo domanda Luigi Garlando sulle pagine di Sport Week, l'inserto settimanale della Gazzetta dello Sport. "Dove sbranarla quella partita, per blindare il quarto posto, per tenere viva la fiammella del terzo, per alimentare l'abitudine alla vittoria in vista della prossima stagione - si legge -. Anche solo per orgoglio e per risarcimento delle figuracce stagionali. Invece Perisic per un tempo ha vagato stranito con la sua espressione da Stan Laurel, Jovetic faceva pallonetti e colpi di tacco, Brozovic aveva una finta da selfie, Murillo ha affrontato Klose con la tenerezza di un boy-scout...". Da qui, Garlando suggerisce la ricetta: bisogna passare dal "ciulismo" al "cholismo". "Ciula è vocabolo lombardo che qualifica una persona un filo lenta a cogliere le cose, non rapidissima nelle intuizioni - spiega -. Ecco, in questo senso Mancini ha capito cosa lo aspetta, al di là della ricerca di un playmaker di qualità: traghettare l'Inter dal ciulismo al Cholismo.Dagli artisti intermittenti ai campioni di personalità. Come si fa? Magari rimpiazzando qualche lunatico violino slavo con qualche solido percussionista argentino".


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