Gasperini: "Felice per il ritorno in Italia di Gosens. C'era stata qualche parola con l'Atalanta, poi è andato a Firenze"
Dopo le due sconfitte rimediate contro Torino e Inter, l'Atalanta torna in campo al Gewiss Stadium per affrontare la Fiorentina, nuova casa dell'ex atalantino (e interista) Robin Gosens. A parlare della sfida di domani è l'allenatore della Dea, Gian Piero Gasperini in conferenza stampa della vigilia.
Che Fiorentina si aspetta? Ritroverà Gosens...
"Raffaele è un allenatore forte, ha già fatto bene col Monza, ha fatto due stagioni molto importanti. Arriva con tanti giocatori nuovi, sono convinto che ha l'intelligenza e la capacità di poter migliorare il livello della Fiorentina. Gosens? Sono contento per lui, voleva rientrare in Italia, c'era stata qualche parola con l'Atalanta, poi si è accasato a Firenze, è partito facendo un bellissimo gol. Sono molto felice per lui, avrà la possibilità di giocare in una squadra competitiva e in un ambiente che ha voglia di crescere".
Che gara si aspetta?
"Sarà una partita equilibrata e difficile. Lo scorso anno abbiamo vinto bene in semifinale di Coppa Italia, loro hanno fatto bene in campionato. È un riferimento principalmente per l'Europa, la Fiorentina ha fatto un mercato molto importante, hanno aggiunto Kean, Colpani e Gudmundsson, ha una società sicuramente ambiziosa, anche noi nei loro confronti siamo un riferimento. Sarà già un bel confronto".
Su Cuadrado:
"Mi accontenterei che riuscisse a dare questa squadra la sua presenza e la sua qualità, non so se ripeterà l'impatto di Kolasinac, ma può darci una gran mano. È un gran professionista".
La nuova Champions?
"L'Europa, in particolare la Champions, è molto più complicata. Se riusciremo a fare bene in Champions ci porteremo qualcosa di buono in campionato. Giovedì ce ne renderemo conto, ci sono le migliori squadre in Europa, continuo a pensare che ci prende molto come pensieri perché c'è questa formula della qualificazione, sarebbe importante raggiungere i sedicesimi, sarà molto appassionante".
Come vede Samardzic?
"Lo scopriremo vivendo (ride, ndr), ci sono dieci giocatori di movimento nuovi. Il mercato ha detto questo, da questo bisogna ripartire. Non ci sono nemmeno giustificazioni come sul tempo d'inserimento, bisogna giocare e le partite contano, bisogna velocemente assemblare quelle che sono le caratteristiche dei nuovi. Non so se Samardzic può giocare da trequartista o centrocampista: sono tutte opinioni, ognuno ha le sue, le rispetto tutte, ma io ho le mie e mi baso su quelle".