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Ghirelli: "Il calcio oggi è fragilissimo. Se le aziende non dovessero tenere il primo settore a essere spazzato via sarebbe il calcio"

di Egle Patanè

Dopo la decisione dei calciatori del Monza di dimezzarsi lo stipendio del 50%, Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, commenta all'ANSA il gesto, sottolineando l'importanza di questo genere di iniziative volte a preservare le società calcistiche, oggi in difficoltà: "In questo momento tutte le iniziative che sul territorio portano a un accordo fra le società e i calciatori sono benvenute, perché il territorio è il luogo dove più direttamente si possono vedere e conoscere le esigenze dell'altro. Siamo in una situazione estremamente drammatica della vita di ogni persona e del Paese: in questo momento il primo problema è la salute, lo stare insieme ai propri cari. Abbiamo bisogno della consapevolezza che tutti facciano dei sacrifici, a seconda delle proprie possibilità perché questo è l'unico modo di poter tenere insieme questo bel giocattolo che è il gioco del calcio. Non posso che essere contento e avere un atteggiamento positivo sulla vicenda del Monza, perché vuol dire che si è trovato un punto di unità in cui ognuno fa la propria parte. Il calcio è fragilissimo e, se le aziende non dovessero tenere, il primo a essere spazzato via sarebbe il calcio, le società, in particolare le nostre. Rischia di essere spazzato via un grande impianto sociale, che è unico nel mondo, come la storia dei Comuni. Alla fine, se dovesse accadere una cosa del genere, il Paese sarebbe più povero". 


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