Ghirelli: "Ogni anno perdiamo 1,3 miliardi. Il calcio italiano deve cambiare"
Francesco Ghirelli, ex presidente della Lega Pro, torna a parlare dello stato del calcio italiano a diversi mesi di distanza dalle sue dimissioni. La sua intervista al Corriere della Sera, unita alle dimissioni del CT Roberto Mancini arrivate poche ore fa, è un'analisi cruda delle condizioni in cui versano le istituzioni dello sport più popolare della nazione, selezione nazionale compresa: "Ogni stagione perdiamo 1,3 miliardi, la Nazionale non è andata agli ultimi due Mondiali, i giovani calciatori sono sempre meno, le strutture sportive carenti, gli stadi obsoleti. Devo continuare?".
La più grande colpa del sistema calcistico nazionale sarebbe, a detta di Ghirelli, l'arretratezza diffusa e soprattutto la mancata voglia di adeguarsi al presente e immaginare il futuro come un sistema virtuoso. "Le tv a pagamento hanno scoperto gli altri sport. Il tennis oggi ha più canali del calcio. E bisogna chiedersi il perché. Nel calcio siamo ancorati al passato: se proponi i playoff o una nuova formula per la Coppa Italia ti guardano come un alieno... O lo cambiamo o entro dieci anni la sua sorte sarà segnata e diventerà sport residuale, per anziani".
Luca Pesenti