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Giampaolo: "Schick? Confermo: non è un'ala. Mou il top come comunicatore. Su Cassano e Var..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere della Sera

Marco Giampaolo, tecnico della Samp, ribadisce la sua idea tattica su Patrik Schick: "Ho espresso una mia opinione, poi voi giornalisti ci avete ricamato sopra - spiega al Corriere della Sera -. Ho detto che può giocare in diverse posizioni della linea d’attacco, ma sempre con la porta dritta davanti a sé. Confermo: per me non è un’ala. Giocatore pazzesco, mai banale, quando calcia è sempre gol. E dire che un anno fa non se lo filava nessuno. Aveva bisogno di crescere muscolarmente, era acerbo. Ma fortissimo. Sa chi se ne accorse per primo?. Antonio Cassano. Un pomeriggio viene da me e mi dice: mister, questo è forte forte".

Bene, Cassano l’ha tirato fuori lei. Sorpreso dalla vicenda di Verona?
"Non si entra nella testa di un uomo. Di lui però una cosa l’ho capita parlandoci ore e ore: è un intenditore di calcio".

Senta, i suoi 50 li ha festeggiati con un’amichevole contro Mourinho. Chi è il migliore al mondo?
"Per l’arte comunicativa senz’altro lui. Guardiola è un magnifico ideologo. Allegri un gigante della gestione delle pressioni, Spalletti pure. Sarri è un maestro di calcio. Dipende cosa intendiamo, secondo me il migliore non esiste perché poi c’è di mezzo la qualità individuale dei calciatori. Faccio un esempio: Sarri all’Empoli fa 40 punti, al Napoli 90. Pensate sia diventato bravo adesso? No, lo era già prima, ma non aveva quel materiale a disposizione".

Le piace la Var?
"Da morire, è l’invenzione del secolo, un antidoto alla cosiddetta sudditanza psicologica e, si spera, alle polemiche. Vedo arbitri più tranquilli, meno soli, e anche la gente osserva, da casa o allo stadio, con maggior serenità. Chiaramente va calibrata, va misurata sulla lunga distanza per avere una letteratura, una casistica più ampia e completa, ma credo che anche tecnicamente possa migliorare il calcio. Con la Var si può giudicare diversamente in area, quindi aumenteranno i rigori assegnati: tutto ciò porterà le squadre, grandi e piccole, a interpretare la gara in maniera diversa, a difendere più lontano dall’area, a giocare di più. Migliorerà lo spettacolo e quindi il gioco".

Chi vince il campionato?
"Il Napoli è la squadra che s’è rafforzata di più perché non ha cambiato nulla e perché Sarri ha un anno di più di lavoro. La Juve il settimo scudetto dovrà sudarselo come non mai. Un filo dietro Milan, Roma e Inter sullo stesso piano".


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