Giustiniani: "Stipendi, si rischia il muro contro muro. Serve un accordo ampio"
L’avvocato Marcello Giustiniani, partner e consigliere delegato di BonelliErede, è la persona interpellata dal Corriere della Sera per avere un parere autorevole riguardo al confronto sulla questione stipendi in corso tra calciatori e presidenti. Secondo Giustiniani, occorre distinguere due situazioni, quella attuale in cui non si gioca, né ci si allena e la seconda che si verificherà quando si tornerà in campo. "Le regole giuridiche applicabili sono molto diverse - dice l'avvocato -. Il calciatore potrebbe dire: bene, tu non mi hai pagato prima quando non si giocava, ma ora mi paghi tutto lo stipendio, senza sconti. Com’è nel suo diritto. Le società potrebbero trovarsi in difficoltà, coi ricavi al lumicino. Sarebbe un altro muro contro muro".
Come sottolinea il legale, "sarebbe molto sensato pensare, pur dopo una dura negoziazione, ad accordi che allarghino il perimetro per disciplinare sia il lockdown sia la ripresa. E ciò in un’ottica di buona fede, che è il criterio che regola tutti i contratti, ma anche del principio costituzionale di solidarietà tra i cittadini: il calcio è uno strumento di coesione sociale, di cui abbiamo tutti tanto bisogno, oggi come domani".