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Gravina: "Serie A con 18 squadre? Molti impatti positivi. La violenza deriva da problemi culturali"

di Federico Rana

Ospite de La Domenica Sportiva, il presidente della Figc Gabriele Gravina traccia un punto della situazione. Il discorso parte dalla violenza subita da un arbitro a Bari. "Ennesimo brutto episodio di violenza. Abbiamo già varato alcune norme. Abbiamo posto una sezione contro questi tipo di attacchi di violenza agli arbitri. C'è stato anche un attacco ad un giovane arbitro in Sicilia, che ha rimediato la frattura del setto nasale. Credo ci sia un problema di cultura. Se le norme non saranno sufficienti, adotteremo altre misure".

Su una possibile serie A a 18 squadre. "La Lega di A ha sempre dichiarato di voler rimanere a 20. Io son sicuro che la scelta avrebbe molti impatti positivi. Il livello si alzerebbe sicuramente. E ne gioverebbe anche la Nazionale. Si sta cercando il modo di far tornare appeal al nostro campionato. Per ora, le uniche tematiche incerte sono legate alla zona salvezza o alla corsa alle posizione europee".

Passaggio, inevitabile, anche sul Var. "Sono convinto che l'uomo che utilizza il Var può arrivare a degli errori, ma sicuramente parliamo di un grande strumento. Quella appena trascorsa è una giornata particolarmente positiva. Il tema credo che vada trattato con grande serenità. Se fosse utilizzata in ogni situazione, si giocherebbe per il tempo doppio rispetto all'effettiva durata del gioco. C'è un protocollo per utilizzarlo. Non vedo il motivo per cui un arbitro debba essere contrario all'aiuto del mezzo".

Focus anche sul calcio femminile. "Il calcio femminile è un progetto importante. Milena Bartolini sta facendo un grande lavoro. Ho voluto un ruolo di primo piano, a conferma di come la federazione creda nel progetto. Siamo sicuri che oltre le parole servano però anche i comportamenti, perché questo movimento rappresenta il futuro".

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