A margine del Consiglio Federale odierno, il presidente della Figc Gabriele
Gravina non intende tornare sulla querelle sorta ieri con il Prefetto di Roma Matteo
Piantedosi riguardo il fatto che fosse stata negata l'autorizzazione a sfilare con il pullman scoperto dopo la vittoria dell'Europeo: "Non aggiungo una riga in più, è stata già data la nostra versione degli eventi su un comunicato.
Io non posso pensare che la vittoria dell'Italia all'Europeo possa generare tensioni. Non voglio ulteriori polemiche". Il numero uno di Via Allegri preferisce concentrarsi sugli aspetti positivi del successo di Wembley: "La vittoria degli Europei è la vittoria del calcio, dello sport, della Figc e di tutti i suoi collaboratori. La vittoria della Nazionale dà grande impulso alla ripartenza in generale e grande speranza al Paese. Per noi è motivo di grande orgoglio, soddisfazione, a livello di impatto economico per il nostro Paese. Come ho detto anche al premier Mario
Draghi, il nostro Pil sarà valutato con un incremento dello 0,7% e con impatto diretto di circa 12 miliardi di euro. Ma c'è anche impatto indiretto, che sarà un vantaggio per la nostra federazione, con circa 36 milioni di euro di ricavi in più, che avranno anche un impatto fiscale importante per il Paese. Continuiamo a vivere un effetto di adrenalina e serotonina che ci sta portando".
Gravina amplia il suo discorso parlando dei club che hanno ricevuto la bocciatura e la mancata ammissione ai rispettivi campionati, tra i quali anche il Chievo: "Avevamo allontanato il rischio di perdere squadre iscritte e oggi perdiamo anche una squadra di B. Sono segnali allarmanti che richiamano comunque un intervento. I tempi sono gli stessi, la necessità di un'accelerazione deriva da una maggiore serenità e positività che abbiamo assimilato in questi 50 giorni di Europei.
Non cambia il mio impatto psicologico in termini di convinzione nel dire che è indispensabile un percorso di riforma. Lo dicono i risultati di oggi".