Greenhalgh, dal reality sul calcio all'Inter: "Un periodo difficile, ma alla loro proposta non potevo dire no"
Torna alla ribalta in Gran Bretagna Ben Greenhalgh, il ragazzo che qualche anno fa, grazie alla vittoria in un reality show in patria, si guadagnò un'esperienza con l'Inter nell'epoca di José Mourinho. Greenhalgh, oggi finito nei meandri della Non League, campionato amatoriale inglese, con la maglia dei Concord Rangers, parla ai microfoni di Sport Bible ricordando quell'esperienza: "Mi fu fatto firmare un contratto di sei mesi successivamente al programma, dopodiché ho firmato per un'altra stagione che avrebbe incluso anche un prestito al Como. Fu difficile perché lo show non venne mai trasmesso in Italia, e quindi, se in patria avevo le attenzioni dei media, in Italia nessuno sapeva chi fossi. Fu la realtà a telecamere spente che mi colpì duramente. Dopo l'Inter fui offerto a diverse squadre di B e C, ma all'epoca i club inferiori in Italia non se la passavano bene, tra scandali di calcioscommesse, giocatori senza stipendi e pochi spettatori allo stadio. Quindi, decisi di non correre il rischio".
Per Greenhalgh, comunque, nessun rimpianto per la scelta, anzi: "Non potevo rifiutare l'Inter. Restare per due anni nelle riserve ha sicuramente influito sulle mie possibilità di tornare, perché sono andato fuori dai radar. Ma essere parte di qualcosa all'Inter, e allenarmi con la squadra che ha vinto la Champions League e il triplete con José Mourinho è qualcosa di cui non riesco ancora a capacitarmi di aver fatto".