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Gresko: "Radu come me il 5 maggio? Continuo a pensare una cosa. E tifo Inter per il titolo"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta.it

La Gazzetta dello Sport, puntualmente, ha interpellato Vratislav Gresko per commentare l'errore di Radu a Bologna che potrebbe pesare come quello dello slovacco nel famoso 5 maggio 2002.

Come ci si rialza da una cosa simile?
“Dimenticando. Per me il 6 maggio era già passato tutto”.

Forse per Radu sarà più difficile dimenticare.
“È giovane e se ne farà una ragione. Del resto ci sono passati tutti. Guardi Alisson, uno dei portieri più forti del mondo. L’anno scorso ha fatto una serie di errori uno dopo l’altro, ma Klopp l’ha sempre difeso. Noi calciatori non siamo dei robot. Si commettono errori in ogni sport, punto”.

Sbagliato dare la colpa ai singoli, quindi?
“Dico che non è una tragedia. Radu pensi alla sua carriera, avrà decine di occasioni per riscattarsi. È chiaro che quando si perde uno scudetto parte la caccia al colpevole. È una questione di comodità”.

E lei ne sa qualcosa.
“Potremmo parlare ore di ciò che è successo il 5 maggio e di quei 4 gol presi dalla Lazio. Continuo a dire che quello scudetto ci è sfuggito prima, con la sconfitta contro l’Atalanta in casa e con il pareggio al Bentegodi con il Chievo. Ma non mi importa più nulla, davvero”.

Come vede la lotta scudetto?
“Inzaghi è bravo, tifo per lui e per l’Inter, ma il Milan gioca davvero bene. Ho visto la partita con la Lazio e mi ha sorpreso molto”.


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