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GS - Thohir non bluffa. E vuole Mazzarri manager

di Christian Liotta

Rassicurazioni sulla figura di Erick Thohir dalle pagine del Guerin Sportivo: nel numero di dicembre in edicola, si parla del nuovo presidente nerazzurro e vengono fornite alcune indicazioni importanti. Innanzitutto, è lui, e non il padre Teddy leader di Astra International, o il fratello Garibaldi, il vero Paperone della famiglia, visto che la sua Mahaka Group, holding con molteplici interessi nel campio dei media e delle telecomunicazioni, è valutata intorno ai 25 miliardi di dollari. "E in pancia ha anche ristoranti, alberghi, locali d'intrattenimento. Con il fratello Garibaldi ha quote in Daihatsu, Peugeot, Toyota".

Thohir approccia il business in maniera americana, lui che ha ottenuto negli Usa la laurea in economia, e ama le auto storiche. Oltre allo sport, "soprattutto il basket, du cui è presidente in Indonesia e nel sud-est asiatico. Nel 2011 ha acquistato il 15% dei Philadelphia 76ers che ora ha messo in vendita per dedicarsi alla nuova creatura, l'Internazionale, comprata coi suoi soci Handy Soetedjo e Rosan Roeslani, al quale ha affidato il compito di riportare l'Inter in pareggio". Insomma, si legge, Thohir "non è un bluff, ma un tycoon che sa di affari, che si muove coi piedi per terra e non butta via un soldo. Chi pensava a chissà quali rivolgimenti nell'organigramma societario è rimasto deluso: ci saranno le novità, ma a tempo debito, quello necessario per conoscere uomini e territorio. Di sicuro cambieranno la gestione della comunicazione e del marketing, con particolare riguardo al merchandising. Sul piano tecnico, poi, pare propenso ad affidarsi a Walter Mazzarri, non solo come tecnico ma anche come manager. Il mercato lo faranno insieme, poi toccherà a Marco Branca e Piero Ausilio trasformare le intenzioni in fatti, meglio se a costi abbordabili". 

 


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