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Guardiola: "Ripensare alle sconfitte in Champions ci aiutato a vincere la finale contro l'Inter"

di Egle Patanè

"Ripenso alle cinque Premier League, alle quattro Coppe di Lega, alle FA Cup e a tutte le semifinali in cui abbiamo fatto davvero bene. Ma è bello vedere ora tutti e cinque i trofei e le persone scattarsi le foto. Poi ti rendi conto della quantità di lavoro e di impegno che c’è dietro. È bello, ho la sensazione che il lavoro sia davvero finito" ha detto Pep Guardiola, in conferenza stampa alla vigilia della gara contro l'Everton, a proposito del suo percorso fatto fin qui con il Manchester City, culminato con la storica vittoria della Champions League: "Ci pensavo quando abbiamo vinto la Champions ma poi c'era la Supercoppa che non avevamo, il Mondiale per club che non avevamo. Adesso abbiamo tutto". 

"Adesso - continua - è il momento di andare in libreria a comprare un nuovo libro e ricominciare a scrivere. Questo è ciò che dobbiamo fare. Il motivo per cui siamo qui, l'ho detto alla squadra, non è Istanbul o l'Inter. Non è il motivo per cui siamo qui è il Monaco, è il Liverpool, è il Tottenham, è il Lione, è la finale di Champions League persa contro il Chelsea, l'ultimo minuto contro il Real Madrid quando si è chiusa in cinque minuti. Fa male in quel momento ma adesso ci aiuta, ci ha aiutato a vincere contro l’Inter. È un processo di un Club che non era mai stato abituato a vincere. Il Real Madrid, il Bayern Monaco, il Barcellona, i grandi, grandi club delle competizioni europee, sono abituati a questo. Ma per noi era tutto nuovo, sentire come possiamo farcela, crederci e vincerla".


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