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Guidolin e quel maledetto 5 maggio 2002

di Francesco Sicilia
Fonte: La Stampa

"La Juve resta indiscutibilmente l'antagonista numero uno dell'Inter". Parole di Francesco Guidolin, prossimo avversario dei bianconeri alla ripresa del campionato, in un'intervista rilasciata a La Stampa. "Diamo il tempo a Ferrara di recuperare Iaquinta, Sissoko, il miglior Del Piero - sostiene l'allenatore dei ducali - e poi ne riparliamo". Il tecnico gialloblù, che dichiara la sua passione giovanile per l'Inter, ha anche parlato del 5 maggio 2002, come la delusione più cocente della sua carriera. "Proprio quello, il “cinquemaggio” dell’Inter. Allenavo il Bologna, giocavamo a Brescia, eravamo in bilico fra zona Champions e Coppa Uefa. Morale: fuori da tutto. Perché il Brescia ce le suonò, e perché la Lazio le cantò all’Inter".

Altri riferimenti nerazzurri sul tema allenatori. Un modello, Osvaldo Bagnoli. "Continuo a serbarne un ricordo straordinario. Uomo di poche parole. Mi ha insegnato come prendere la vita, a cominciare dagli ingorghi di spogliatoio". E ovviamente Mourinho: il portoghese sostiene che lo squalificano perché, esclusi Leonardo e Mihajlovic, è l'unico straniero? "Mourinho è molto simpatico", sorride Guidolin.


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