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Eurorivali - Real, Casemiro: "Contro il Bmg è una finale. E sappiamo che le finali non si giocano, si vincono"

di Stefano Bertocchi
Fonte: Marca

È Casemiro il giocatore del Real Madrid scelto per affiancare Zinedine Zidane alla vigilia della sfida di Champions League contro il Borussia Monchengladbach: "Non solo io, l'intero spogliatoio e tutto il club sente che è una finale - dice il centrocampista brasiliano -. Consideriamo la partita come una finale. In questo club sappiamo che le finali non si giocano, si vincono. Andremo con il cuore, con l'anima".

Sul futuro di Zidane: 
"Ha fatto la storia, l'anno scorso ha vinto due titoli ... Molte volte non ci rendiamo conto di quello che ha fatto Zidane. La stagione è rara, è vero. La preseason non è stata buona e giocare ogni due o tre giorni è difficile. La rosa è con l'allenatore. E dà valore a quello che ha fatto e quello che sta facendo".

Sul ritorno di Sergio Ramos: 
"Per me parlare di Sergio è un onore. È in questo club da molto tempo. Anche Nacho e Varane fanno cose bene, ma Sergio è uno dei migliori di tutti i tempi. È un leader per noi e siamo felici che ritorni".

Sulla partita di domani: 
"Non dobbiamo prederci in giro. Sappiamo che è la partita più importante dell'anno. Non pensiamo ad altro. Certo c'è una squadra rivale e loro sono primi nel girone, ma sappiamo che tutto dipende da noi. Daremo tutto. Critiche senza qualificazione? Non pensiamo ad altro, perché vogliamo solo vincere. E sappiamo che se vinciamo siamo dentro".

Sul lavoro in allenamento:
"Non rivelerò quello che facciamo per non dare vantaggio ai nostri avversari. Siamo tutti abituati a giocare partite importanti. Vediamo la partita come una finale e questo club è abituato a giocarle".

La regolarità:
"La preseason non è stata buona, non abbiamo avuto tempo. E ogni tre giorni giochiamo partite molto impegnative. In Liga le squadre hanno tempo per preparare le partite e noi no. Non abbiamo tempo per riposare e abbiamo molti infortuni. Non sono qui per trovare scuse, stiamo lavorando per risolvere questo problema. Succede a molte squadre, non solo a noi. E poi c'è la nazionale. Non siamo macchine ed è impossibile essere sempre ad alto livello. Le rotazioni? Non siamo macchine e devo riposare anche io. Sono rimasto in panchina tre volte, è normale. Abbiamo bisogno di riposo tutti e l'allenatore l'ha fatto capire a tutti".

Preferiresti arrivare ultimo o entrare in Europa League? 
"Voglio passare per primo. Ma se dobbiamo restare fuori, preferisco essere terzo e competere. E vincere l'Europa League. Ma pensiamo solo a passare".

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